I rutti costano caro agli allevatori in Nuova Zelanda
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
05
Dom, Mag

I rutti costano caro agli allevatori in Nuova Zelanda

Sostenibilita
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - Il governo neozelandese ha confermato il piano di tariffazione del metano biogeno, che proviene principalmente dai rutti di mucche e pecore, un piano che ha suscitato le preoccupazioni delle associazioni agricole. Il governo ha reso noto il piano che, una volta introdotto nel 2025, renderà la Nuova Zelanda, grande

esportatore di prodotti agricoli, il primo paese al mondo a far pagare agli agricoltori le emissioni prodotte dal bestiame, che, insieme alle altre prodotte dall’agricoltura, pesano quasi per la metà delle emissioni totali di gas serra. La Nuova Zelanda ha circa 10 milioni di bovini e 26 milioni di ovini. 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.