Pinguini Tattici Nucleari: "Gli ultimi 2 anni hanno sconvolto le nostre vite"
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Mer, Apr

Pinguini Tattici Nucleari: "Gli ultimi 2 anni hanno sconvolto le nostre vite"

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Vendite, classifiche, riconoscimenti e live pieni con trecentomila biglietti venduti durante l'estate 2022 e dieci date negli stadi per il 2023, che registrano due sold out fulminei su Roma e Milano.

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I Pinguini Tattici Nucleari sono senza dubbio la band dei record: “Questi 2 anni hanno sconvolto le nostre vite” commenta all’Adnkronos, Riccardo Zanotti, voce della band multiplatino che, dal 2 dicembre, è fuori con il nuovo album ‘Fake News’. Il titolo dell’album fa riferimento ad un’informazione falsa, fatta circolare in rete per influenzare l’opinione pubblica, per raccogliere click, per fare clamore. Esattamente quello che è successo alla band bergamasca con la notizia: “I Pinguini Tattici Nucleari si sciolgono”.

“All’inizio – racconta Riccardo – ci abbiamo riso ma poi ci siamo resi conto che le persone ci stavano credendo. Parenti e amici ci chiedevano se era vero ed è stato un po’ come non aver seminato nulla negli anni, anche perché da sempre diciamo che siamo un gruppo unito”. Il titolo dell’album, quindi, “in primis lo dedicherei a noi e poi al mondo. Noi ci siamo rimasti male ma il vero sconfitto tante volte è il giornalismo, la cronaca. Le fake news fanno male soprattutto a chi le fa o a chi le riprende. Ci siamo resi conto che a volte è difficile distinguere la verità dalla menzogna”.

Il nuovo album, anticipato dai singoli Giovani Wannabe (Triplo Platino) e Ricordi (certificato Platino e per la sesta settimana consecutiva primo in classifica EarOne), raccoglie in 14 brani gli ultimi due anni (quadruplo Platino) dei Pinguini Tattici Nucleari, dopo il fortunato EP AHIA! (quadruplo Platino). Anni decisivi che “hanno sconvolto le nostre vite – racconta la voce del gruppo - Questo successo, che è la cosa più bella che ci potesse capitare, porta responsabilità e anche qualche piccola cosa barbina come le fake news ma era quello che cercavamo da anni. Non parlo tanto del successo come vendite, classifiche e live pieni ma dell’amore incondizionato da parte di tante persone che aspettano soltanto la prossima canzone, il prossimo album, la prossima musica”.

“Quando abbiamo iniziato a fare musica alle superiori – racconta il frontman della band - eravamo quelli della cerchia che non erano tanto al passo con i tempi. Oggi invece i tempi sono al passo con quello che facciamo noi ed è bellissimo, ci fa sentire ben immersi nel presente ma soprattutto amati. Sentiamo l’affetto del pubblico: l’abbiamo sempre cercato e i live sono la quinta essenza di questo. Dopo la pandemia tornare l’ultima estate ai live è stato clamoroso. Aspettavamo solo questo”.

Delle canzoni dell’ultimo album “sono affezionato a tutte ma quella che è arrivata per ultima è ‘Stage Diving’, ovvero la pratica di lanciarsi sulla folla. Un momento che ha caratterizzato tutto il nostro ultimo tour ed è una delle cose più belle; un momento catartico in cui ti lanci sulla gente e sai che per prenderti qualcuno ci sarà ma è un rischio. E questo è un po’ il sentimento che hai prima di rilasciare un album: che è sempre uno stage diving nel vuoto”.

E poi c’è il tour negli stadi 2023, con i sold out a Roma e Milano. “Un po’ ci prendono in giro perché diciamo sempre che non ce l’aspettavamo ma è esattamente così. Per quanto i dati ci confortassero sapevamo che uno stadio lo avremmo potuto fare bene ma non in quel tempo e infatti avevamo attività promozionali che abbiamo messo da parte. Adesso infatti si parla di un tour negli stadi e non di un singolo concerto”.

“Già i palazzetti ci sembravano una dimensione enorme e ci siamo divertiti tantissimo. Speriamo di sentirci a nostro agio anche negli stadi”. Nel prossimo tour tante le canzoni che non potranno mancare, per la felicità dei fans: da ‘Pastello bianco’ a ‘Ridere’ a ‘Ringo star’ “che ha rappresentato il punto di svolta della nostra carriera ma dobbiamo dare riconoscenza anche a quelli che ci sono dall’inizio e che non abbiamo mai mancato di suonare come ‘Irene’”.

Singolo dopo singolo, “siamo riusciti a creare quasi una narrativa con il pubblico ed è stata questa la nostra fortuna” spiega Riccardo che non esclude un giorno di tornare a calcare il palco dell’Ariston: “Sanremo, per come ha cambiato l’Italia negli ultimi anni, è qualcosa con cui tutti devono confrontarsi. E’ una provocazione ma anche Vasco dovrebbe considerare di tornare. Negli ultimi 3 anni Amadeus ha cambiato tanto la considerazione del festival. Noi di anno in anno valuteremo: quest’anno avendo già gli stadi non volevamo metterci anche questo”.

Intanto, questa sera i ragazzi saranno ospiti della finale di X Factor: “che gran paura. La televisione ci spaventa sempre un po’. E’ una dimensione in cui non abbiamo ancora trovato il nostro equilibrio massimo. Nei live siamo molto disinvolti mentre alla televisione ci dobbiamo ancora abituare”. I preferiti? Ovviamente le band: Santi Francesi e Tropea.

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.