(Adnkronos) - Fascismo e comunismo, o meglio un giovane 'fascistello' esaltato e un vecchio partigiano rosso pieno di rimpianti politici, a confronto in 'Farà giorno', il testo scritto da Rosa Menduni e Roberto De Giorgi che sarà
La vicenda prende spunto da un incidente automobilistico, dove un giovane, cui era già stata ritirata la patente, investe un anziano, sotto il condominio abitato da entrambi: per evitare la denuncia e il conseguente arresto, il giovane estremista di destra si offre di assistere per un paio di mesi il vecchio 'compagno', rimasto solo dopo la morte prematura di un figlio e a seguire della moglie e l'interruzione dei rapporti con la figlia, denunciata da lui stesso dopo il suo ingresso in clandestinità e l'attività terroristica nelle B rigate Rosse. Il confronto a due, che dopo l'arrivo della donna, nel frattempo diventata medico volontario in Africa, diverrà a tre, dapprima solo storico e politico, avrà poi risvolti anche umani e sentimentali.
"Tutto si svolge all'interno di una stanza, mentre fuori la città con il suo caotico e bruciante ritmo consuma energie. Ma non c’è nulla di minimalista - osserva Maccarinelli nelle note di regia - perché l’incontro e lo scontro verte sulle differenti posizioni morali dei tre personaggi o sull’accettazione indotta di uno di loro, sul loro passato e il loro presente in una società sempre più disgregata, dove sembra sempre più difficile trovare principi fondanti comuni. Il testo vive sulle rimozioni del passato, sui sensi di colpa e su un orgoglio troppo superficialmente esibito. In questo percorso, ora aspro e diffidente, ora scanzonato e ironico, la comune ricerca di umanità e di verità aiuterà a vincere le rispettive diffidenze, rivelando le proprie debolezze e paure: il bilancio di una vita intera per l’uno, la mancanza di prospettive future per l’altro".
(di Enzo Bonaiuto)