Veronica Satti: "Ho un disturbo bordeline, da mio padre Bobby nemmeno una chiamata"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
31
Ven, Ott

Abbiamo 2404 visitatori e nessun utente online

Veronica Satti: "Ho un disturbo bordeline, da mio padre Bobby nemmeno una chiamata"

Spettacoli
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - Dalla diagnosi di disturbo borderline al tentativo di suicidio, fino alla rinascita. Veronica Satti, figlia del cantante Bobby Solo, è tornata a raccontarsi oggi, sabato 25 ottobre, ospite a Verissimo.  

Veronica

ha ripercorso gli ultimi anni della sua vita, segnati dal rapporto complicato con il padre Bobby Solo: “I primi due anni dopo il Grande Fratello, nel 2018 fino al 2020, ci siamo sentiti, poi, è scomparso di nuovo. Io l’ho cercato ma lui non rispondeva più. Mio padre è scomparso dalla mia vita quando avevo 13 anni e la colpa la davo a me. A 14 anni non mangiavo più, poi più avanti mangiavo troppo, dell'adolescenza ricordo senso di colpa". 

Veronica ha raccontato quando il rapporto si è incrinato con il padre: “Quando ho avuto le mie prime mestruazioni volevo la mia mamma perché con lui non avevo quella confidenza e stavo male. Volevo tornare da mamma e lui si è arrabbiato per questo, da Verona mi ha portato a Genova e mi ha detto: 'Questa è l'ultima volta che ci vediamo' e non ci siamo visti fino ai 28 anni”. 

Da quel momento sono nati i disturbi alimentari. Più avanti, al liceo Veronica ha iniziato a farsi del male: “Ho iniziato a fare autolesionismo, inizialmente in parti in cui non si vedeva fino a episodi sempre più forti. Due anni fa sono stata ricoverata in una clinica di riabilitazione psichiatrica. Ho chiamato mio padre e lui mi ha mandato solo un messaggio. Ho rischiato la vita, ho fatto gesti anti-conservativi". 

Oggi, Veronica vive una fase nuova della sua vita: “Ora da due anni non mi faccio più del male. Mi è stato anche diagnosticato un disturbo borderline. Faccio un percorso specializzato per affrontare l'ansia. Da gennaio ho ricominciato anche a lavorare”, ha aggiunto. 

Author: RedWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.