Carla Fracci, il dolore del mondo della danza e dello spettacolo
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
18
Gio, Apr

Carla Fracci, il dolore del mondo della danza e dello spettacolo

Spettacoli
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

"Una piuma si abbandona ad un sospiro di vento". È la metafora che Giorgio Panariello dedica sui social a Carla Fracci. Ma dal mondo politico a quello dello spettacolo, sono molti i commenti alla scomparsa dell’étoile della danza, morta a Milano, all’età di 84 anni. "Eternamente principessa. A rivederci Carla Fracci", le parole di Lorella Cuccarini.

alternate text

 

"Sconvolto" il ballerino e coreografo Luca Tommassini. "Stamattina le ho mandato un messaggio e quando non mi ha risposto sono rimasto stupito. Poi purtroppo ho saputo che si era aggravata. Una perdita incommensurabile per il mondo della danza", sottolinea. "Era un'anima dura, con un vissuto difficile, ma non si arrendeva mai. Mai. Provava più di tutti, anche negli ultimi anni. Arrivava per prima alle prove e andava via per ultima. È stato uno dei miei più grandi esempi. Ma lo è stata per tutto il mondo. La più grande ballerina classica mai esistita". "Ci conosciamo da tanti anni - racconta Tommassini commosso - e abbiamo fatto tante cose insieme, negli ultimi anni l'ho costretta a rialzarsi dal letto tante volte. Mi diceva di sì perché sosteneva che io le avevo regalato la coreografia più bella della sua vita, che era un balletto che facemmo a 'Stasera Pago io' di Fiorello sulle note della canzone di 'Moulin Rouge', con lei chiusa in una scatola di cristallo che veniva liberata da un uomo alato che l'abbracciava e la portava fuori a danzare di nuovo. Da quel giorno non mi hai mai detto di no. Ma ultimamente faceva fatica, rimaneva spesso a letto e dovevo convincerla con molte telefonate e incontri. Ma con molta insistenza ci riuscivo: l'ho convinta a venire ad 'Amici' e l'ho fatta ballare al Teatro del Silenzio di Bocelli due anni fa. Stamattina la stavo cercando per strapparle l'ennesima promessa: quella di accompagnarmi al festival di danza che farò questa estate", conclude.

"Ho lavorato con Carla Fracci in due produzioni. Lei era la danza, faceva parte della mia vita. La sua scomparsa è un dolore indicibile. E' come se fosse crollato un pilastro. Ma lei sarà immortale", ha dichiarato all'Adnkronos l'attrice e voce di Rds Rossella Brescia. Ed ha aggiunto: "sono addolorata per la sua scomparsa, ma penso al dolore del marito, il regista Beppe Menegatti, un uomo che ha vissuto in simbiosi, umana e artistica, con lei per tutta la vita. Era una forza della natura, di una energia incredibile, un esempio per tutti noi - ha proseguito Rossella Brescia - Una lezione di vita impagabile, la sua. Fino alla fine combatti e porti in scena la tua vita, come ha fatto recentemente alla Scala con la classe su 'Giselle' - ha concluso- Non ero preparata, per me è come se fosse ancora in vita".

Produttrice film 'Carla' - "Sono sconvolta, molto colpita. Spero che il film possa renderle omaggio nel migliore dei modi. E' stata un'artista straordinaria. Carla era venuta sul set alla Scala all’inizio di marzo, era serena, abbiamo fatto le riprese lì e scattato foto insieme sul set. Ha seguito passo passo la sceneggiatura. Un momento bellissimo, estremamente emozionante. E soprattutto, un momento che ci ha dato la gioia di condividere con lei questa cosa dal vivo". Lo dice all'Adnkronos la produttrice Gloria Giorgianni che sta lavorando al film "Carla", dedicato alla vita dell'artista. "Se le piaceva come stava riuscendo il film? Ha visto poco ma sì, aveva letto la sceneggiatura, era tenuta informata su tutto. Avrei voluto farglielo vedere finito - spiega - non ci siamo riusciti purtroppo. Quella è stata l’ultima volta che l'ho vista sul set, ci rivedemmo una volta per un promo a casa sua, ma solo per un saluto".

Teatro alla Scala - "Commozione" per la scomparsa di Carla Fracci viene espressa dal Teatro alla Scala di Milano, sottolineando che "il teatro, la città, la danza, perdono una figura storica, leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura italiana nel mondo". Il sovrintendente Dominque Meyer osserva che "con Maria Taglioni, Carla Fracci è stata la personalità più importante della storia della danza alla Scala. Cresciuta all’Accademia, ha legato intimamente il suo nome alla storia di questo Teatro. Nei mesi scorsi ho avuto il piacere di accoglierla diverse volte alla Scala dove veniva spesso e a gennaio siamo stati felicissimi di riaverla a trasmettere la sua esperienza alle giovani interpreti dell’ultima 'Giselle', che è stata per tutti un momento indimenticabile. La penseremo sempre con affetto e gratitudine, ricordando il sorriso degli ultimi giorni passati insieme, in cui si sentiva tornata a casa".
Il direttore del Corpo di Ballo, Manuel Legris afferma che "ci lascia stupiti, in punta di piedi come 'Giselle', spirito che resta con noi, riempie le sale ballo, il palcoscenico e i nostri cuori, come la sua energia mai sopita, che ci ha catturato e affascinato quando è tornata a riabbracciare il Teatro e i suoi artisti. Un grande vuoto che, allo stesso tempo, ci fa sentire ricolmi e ricchi di tutta la sua storia, che è la storia del balletto, privilegiati per aver condiviso la sua arte che è vita, leggendario modello e fonte di ispirazione di tutte le generazioni di ballerine".

La Fenice - "La danza è poesia perché il suo fine ultimo è esprimere sentimenti, anche se attraverso una rigida tecnica. Il nostro compito è quello di far passare la parola attraverso il gesto". Con questa citazione delle sue parole, il Teatro La Fenice di Venezia ricorda su Twitter Carla Fracci, aggiungendo: "Le tue scarpette restano eterne. Grazie, Carla, che la terra ti sia lieve".

''Ciao Carla, donna illuminata , persona prima che personaggio gentile, stella meravigliosa che ha fatto grande nel mondo con il suo straordinario talento il nostro paese. E’ stato un onore poterti conoscere, un privilegio vederti danzare. Danza in paradiso per gli angeli ai quali somigli'', ricorda Alba Parietti si Instagram.

''Se ne andata la più grande di tutte, Carla Fracci. Un mito in assoluto. Lei era la poesia e la luce della danza'', scrive Cristiano Malgioglio su Twitter. "Immensa, da piccola tra le persone che avrei voluto conoscere c’eri tu e poi è successo anche di intervistarti e ballare con te. La tua ironia mi spiazzò. Buon viaggio Carla Fracci, Signora della danza". Così su Twitter la conduttrice televisiva Caterina Balivo ricorda l'etoile scomparsa oggi, postando il video di una intervista che lei le fece a 'Vieni da me' e che si concluse con un balletto tra le due sulle note del tormentono 'Aserejé'.

"Addio anche alla grande Carla Fracci. Ho avuto l’onore di lavorare con lei per due stagioni nella 'Gerusalemme' al Teatro dell’Opera (Terme di Caracalla). Con noi c’era anche un giovanissimo Roberto Bolle. Di lei ricordo rigore, disciplina e poesia pura. Vicino a lei mi sentivo piccolissima. Sulle musiche di Verdi e con i testi del grande Luzi, rappresentammo una guerra eterna e tragicamente attuale, quella della Striscia di Gaza. Un’esperienza indimenticabile come la sua danza", scrive Loredana Bertè su Facebook.

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.