Nyo canta 'Tutto finisce', un puzzle sul lockdown costruito insieme al pubblico
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Ven, Apr

Nyo canta 'Tutto finisce', un puzzle sul lockdown costruito insieme al pubblico

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'Hai chiesto per quante volte ancora stesse mura e la stessa canzone Come sangue che scorre eh/Hai perso tutto, gli sguardi gli abbracci/E ti senti uno schifo vestendo i tuoi stracci E ti senti incazzata privata dagli anni Fanculo a quegli #iorestoacasa/Ma voglio ballare/Solo ballare fino a cadere'.

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Sono di Nyo, al secolo Antonio Sorrentino, le parole di questo brano, 'Tutto finisce', da oggi in radio e su tutte le piattaforme digitali (distribuzione Pirames International). Un brano che vuole segnare la sua rinascita artistica e che ha una genesi particolare. "In primavera ho chiesto al pubblico, attraverso una box di Instagram, quali fossero le sensazioni, i dolori, le speranze, le paure provate durante la quarantena - racconta Nyo - Ecco, 'Tutto finisce' è il prodotto di queste sensazioni. Mi piace pensarla come un puzzle costruito insieme, pezzo dopo pezzo".

Un brano che esorcizza il buio interiore attraverso un ritmo dai toni latini che porta a galla, fin dalle prime battute, la necessità comune di lasciarsi andare alla danza, alla gioia, dopo un periodo così duro, al chiuso e con le relazioni sociali al lumicino. 'Tutto finisce' rappresenta, dunque, il momento atteso, il ritorno alla libertà. E non a caso, per far vibrare questo bisogno, il testo si muove tra lingua italiana e spagnola, una lingua quest'ultima che tocca in modo particolare le corde di Nyo appassionato di cultura e lingua spagnola, di flamenco e Reggaeton. 'Tutto finisce' in un certo senso è un invito a tutti noi, un invito a guardare al futuro e ballare, 'fino a cadere sotto El sol de Panama'. Poi, certo, ognuno 'cade' dove vuole, ma il punto è cadere, lasciarsi andare nuovamente agli abbracci, alla socialità, alla libertà, alla gioia di danzare.

Una breve bio di Nyo per guardare indietro, prima di ripartire, visto che questo brano segna per lui una rinascita. Antonio Sorrentino è nato a Castellammare di Stabia nel 1991. Autore e compositore, si è laureato in Lingue Straniere, studiando canto, danza e recitazione sin da bambino fino poi a diplomarsi in 'Voicecraft'. Vincitore del Festival Show che lo ha portato ad esibirsi all’Arena di Verona e poi del Deejay on Stage in collaborazione con Radio Deejay, nel 2015 è entrato a far parte del cast di 'Amici' di Maria de Filippi con la sua band Metrò, con la quale ha pubblicato diversi singoli. Due anni dopo, nel 2017, l'esperienza del Festival di Castrocaro in diretta su Rai 1 con l’inedito 'Via d’uscita. Poi nel 2020 la sua interpretazione nei ruoli di Pier delle Vigne/ Arnaut Daniel ne 'La Divina Commedia Opera Musical' sotto la regia di Andrea Ortis, con le musiche di Marco Frisina e la voce narrante interpretata da Giancarlo Giannini. Il resto è il nuovo Sorrentino che ha scelto, 'Nyo', come nome d'arte della sua rinascita e del nuovo progetto il cui singolo di apertura è appunto 'Tutto finisce'.

Ma cosa c'è dietro questa scelta? Perché Nyo? "Sono solo tre lettere - spiega l'artista all'Adnkronos - ma dentro c'e' tanto. Da un lato, ho voluto mantenere la mia identità: io mi chiamo Antonio e in qualche modo sarò sempre Antonio, col mio vissuto, il mio bagaglio di esperienze, i miei dolori e le mie gioie; dall'altro, ho voluto giocare con le iniziali di nomi spagnoli, dato il mio legame con questa cultura. La scelta e' ricaduta su N per navegante (navigante), Y per yermo (luogo disabitato, deserto), O per Obrero (operario). Chi è Nyo?sono l'operaio di me stesso, un luogo deserto dal quale ripartire, e costruire insieme pezzo dopo pezzo. Una vera e propria rinascita".

(di Veronica Marino)

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