''Il Consiglio di Amministrazione della Rai deve tornare ad avere un ruolo, deve rappresentare il paese e quindi non può essere rappresentato da una persona sola, come è stato con Salini e come sarà tra un po’. E chi pretende di esserci ha ragione''.
E' quanto afferma all'Adnkronos Pupi Avati sulle polemiche politiche in corso dopo il voto di Camera e Senato che non ha portato in Cda un rappresentante di Fdi. ''Più è ecumenico è più il Cda è rappresentativo del paese -sottolinea il regista - La Rai deve tornare a rappresentare il paese - ribadisce - e il Cda deve tornare ad assumersi la responsabilità delle scelte che fa l’Azienda e non delegarle totalmente all’amministratore delegato come è accaduto negli ultimi anni. L’Azienda svolge in servizio pubblico la paghiamo noi e decidiamo noi! A che serve un Consiglio di Amministrazione che non decide? Che ci sta a fare? - continua - Una volta i Cda contavano e non parlo di due secoli fa ma di 10 anni fa. Poi c’è stata una riforma e le cose sono cambiate. Ora decide tutto l’amministratore delegato, il consiglio di amministrazione è stato esautorato. Quindi -conclude Avati - Pretendere di avere un rappresentante nel Consiglio di Amministrazione è poca cosa mentre pretendere di ridare al Consiglio di Amministrazione il ruolo che aveva è importante. Questa è la battaglia che bisogna fare''.
(di Alisa Toaff)