"Anche se le circostanze sono diverse, perché sono diverse l'epoca di oggi rispetto a quella di Salvador Allende, ci sono molte vicinanze e similitudini. E la più importante è che si è destata nuovamente ed è rinata la speranza nel popolo cileno".
E' quanto sottolinea all'AdnKronos - che lo ha raggiunto telefonicamente in Cile - Jorge Coulòn, leader degli Inti Illimani, a proposito della vittoria del giovane leader socialista Boric - che ha dedicato il trionfo elettorale proprio alla figura del presidente Allende, morto al Palacio de la Moneda durante il golpe militare del 1973 - sul rivale di estrema destra e nostalgico del dittatore Pinochet.
"Due segnali sono importanti - osserva Jorge Coulòn - ovvero l'altissima affluenza alle urne contrariamente alla scarsa partecipazione elettorale degli ultimi vent'anni; e l'alta percentuale, circa il 56%, avuta da Boric con ben 12 punti di vantaggio sul candidato della estrema destra. Domenica la gente si è riversata nelle piazze e nelle strade, a dimostrazione di come in Cile questo risultato sia stato sentito come una vittoria veramente popolare. E' tornato il tempo della speranza e speriamo tutti, questa volta, di farcela!", è l'auspicio espresso dal leader degli Inti Illimani, il gruppo musicale che in esilio, con brani come 'El pueblo unido' e 'Venceremos', ha tenuto viva l'attenzione sul Cile nei decenni della spietata dittatura del generale Augusto Pinochet.
(di Enzo Bonaiuto)