Maneskin Caput Mundi, trionfo al Circo Massimo
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Ven, Mar

Maneskin Caput Mundi, trionfo al Circo Massimo

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Roma torna caput mundi con i Maneskin e il concerto della band al Circo Massimo si trasforma in una marcia trionfale. Il frontman Damiano David, la bassista Victoria De Angelis, il batterista Ethan Torchio e il chitarrista Thomas Raggi, dopo aver conquistato la scena internazionale, tornano a prendersi la loro Roma, nel luogo più iconico per la storia dei grandi live nella capitale: il Circo Massimo, sold out già da mesi con 70.000 biglietti venduti.

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Lo show evento, prodotto e organizzato dalla Vivo Concerti del figlio d’arte Clemente Zard in collaborazione con Rock in Roma, è il coronamento di un anno davvero eccezionale per la band e segue altri due appuntamenti italiani sold out all’Arena di Verona e allo stadio di Lignano Sabbiadoro. Le oltre due ore di concerto, dove l’energia e la migliore tradizione musicale del rock non conoscono tregua, partono con ‘Zitti e Buoni’, il brano che ha aperto alla band le porte della gloria internazionale e che le ha regalato la vittoria prima la vittoria del Festival di Sanremo e poi quella dell’Eurovision Song Contest, lanciando i Maneskin nelle playlist di giovani e meno giovani e nelle classifiche di mezzo mondo.

Anche nella sconfinata platea del Circo Massimo ad accogliere i quattro moschettieri che da Roma hanno scalato la scena rock mondiale, ci sono soprattutto teenager ma anche bambini con genitori altrettanto entusiasti, tra urla, striscioni, applausi senza fine e pochissime mascherine. Ad applaudire il ritorno romano della band anche un pezzo di Hollywood, con Angelina Jolie e Gabriele Muccino in tribuna vip. Due i maxischermi lungo l’arena e due sui lati del palco per rendere lo spettacolo visibile a tutti i 70.000 spettatori presenti. Largo più di 50 metri, lo stage si sviluppa in avanti nella platea con una passerella lunga 25 metri che va a chiudersi con un secondo palco di 40 mq. Al centro della scena una pedana rossa a forma di M che sorregge la batteria.

La scaletta ripercorre ogni tappa fondamentale della band, dai primi brani che li hanno fatti conoscere al pubblico, come ‘Chosen’ e ‘Torna a casa’, fino agli ultimi grandi successi che hanno consolidato la loro affermazione internazionale: da ‘Coraline’ a ‘Mammamia’, da ‘Beggin’ fino all’ultimo singolo ‘Supermodel’. Senza dimenticare ‘If I can dream’, il brano di Elvis Presley, che la band ha interpretato per la colonna sonora del biopic di Baz Luhrmann sul re del Rock and Roll. Damiano a più riprese chiede incredulo di illuminare il pubblico per vedere fin dove arriva la distesa dei 70.000. “Porca tr..a!”, esclama emozionato. Prima di ribadire il no alla guerra con un sonoro “fuck Putin”, urlato alla fine di ‘Gasoline’.

Con un ritmo incalzante e un’affinità tra i 4 componenti degna della migliore tradizione delle grandi rockband, i Maneskin propongono nella prima parte, dal palco principale, anche ‘In nome del padre’, ‘Womanizer’, ‘La paura del buio’. Il secondo palco ospita prima un set full band per un tris di pezzi osannati e cantati a gran voce dai fan, ‘Close to the top’, ‘Amandoti’ e ‘I wanna be your slave’, e poi un set acustico con ‘Torna a casa’, Vent’anni’ e a sorpresa l’inedito ‘Trastevere’ (Damianoprima di eseguirlo sottolinea che è ancora una demonsenza titolo definitivo), durante il quale l’emozione si taglia col coltello. Il finale è dal palco principale con ‘Lividi sui gomiti’ e i bis affidati a ‘Le parole lontane’ e ‘I wanna be your slave’.

A rendere lo show davvero spettacolare è un impianto luci che non ha nulla da invidiare alle megaproduzioni internazionali ospitate negli anni scorsi al Circo Massimo: una scia di oltre 750 corpi illuminanti di grandissimo effetto rende la scenografia sorprendente. L'imponenza del set è resa possibile da oltre 1.000 addetti tra maestranze, tecnici, personale specializzato, produzione, sicurezza e assistenza.

Il trionfo romano è una delle tappe del tour che questa estate vede protagonista la band nei più prestigiosi festival mondiali: dopo la straordinaria doppia esibizione al Coachella, il Rock Am Ring & Rock Im Park, l’Open’er Festival, il Reading & Leeds Festival, il Lollapalooza di Stoccolma (cui seguiranno quelli di Parigi e Chicago), il Rock Werchter in Belgio, la band toccherà fino al 14 settembre anche il Summer Sonic in Giappone e il Rock in Rio in Brasile, solo per citare alcune tappe.

Ma è solo l’assaggio di quello che dal 31 ottobre sarà il loro primo tour mondiale, il Loud Kids Tour, con 56 concerti, in larga parte già sold out, nei principali club e palasport in Nord America e Europa, oltre che nei più importanti palazzetti italiani.

Con 245 certificazioni globali che includono 11 dischi di diamante, 194 dischi di platino e 40 dischi d’oro e più di 5 miliardi di streaming, Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan hanno ottenuto una consacrazione internazionale senza precedenti per il rock italiano (dall’apertura della data dei Rolling Stones a Las Vegas alle ospitate al ‘Tonight Show’ con Jimmy Fallon al ‘Saturday Night Live’, al ‘The Ellen DeGeneres Show’ e ai Grammy). Ma con il concerto al Circo Massimo, i Maneskin, che proprio suonando per le vie del centro della capitale si fecero notare prima di approdare ad ‘X Factor’ e che con la città mantengono un rapporto fortissimo, dimostrano che, anche per loro, tutte le strade del mondo riportano a Roma.

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.