Dimissioni Mancini, ct lascia Nazionale: "Scelta personale"
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Gio, Mag

Dimissioni Mancini, ct lascia Nazionale: "Scelta personale"

Sport
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(Adnkronos) - Il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini rassegna le dimissioni e lascia la panchina azzurra: "Una scelta personale", spiega il 58enne allenatore, che compie il passo indietro pochi giorni dopo la nomina di

coordinatore delle Nazionali. 

"La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver preso atto delle dimissioni di Roberto Mancini dalla carica di Commissario Tecnico della Nazionale italiana, ricevute ieri nella tarda serata. Si conclude, quindi, una significativa pagina di storia degli Azzurri, iniziata nel maggio 2018 e conclusa con le Finali di Nations League 2023; in mezzo, la vittoria a Euro 2020, un trionfo conquistato da un gruppo nel quale tutti i singoli hanno saputo diventare squadra. Tenuto conto degli importanti e ravvicinati impegni per le qualificazioni a Uefa Euro 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina), la Figc comunicherà nei prossimi giorni il nome del nuovo ct della Nazionale".  

Nel pomeriggio, l'ormai ex ct pubblica un post su Instagram: "Le dimissioni da ct della Nazionale sono state una mia scelta personale. Ringrazio il Presidente Gabriele Gravina per la fiducia, insieme a tutti i membri della Figc. Saluto e ringrazio tutti i miei giocatori e tifosi che mi hanno accompagnato in questi 5 anni. Porterò sempre nel cuore la straordinaria vittoria dell'Europeo 2020. È stato un onore, azzurri" 

L'avventura di Roberto Mancini è durata 1918 giorni, 5 anni e tre mesi. È il terzo commissario tecnico più longevo della storia della nazionale, dopo Vittorio Pozzo ed Enzo Bearzot. Il ct dimissionario era stato annunciato il 14 maggio 2018, sei mesi dopo il ko con la Svezia e la mancata qualificazione al mondiali di Russia 2018. In cinque anni di lavoro, Mancini ha guidato gli azzurri in 61 occasioni, realizzando una media vittorie fra le più alte in assoluto. Il bilancio recita 37 vittorie, 15 pareggi e 9 sconfitte. In mezzo una striscia di 37 risultati utili consecutivi e soprattutto un Europeo vinto a Wembley contro l'Inghilterra. Resta però indelebile anche la mancata qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022 con gli azzurri finiti dietro la Svizzera nel girone e poi sconfitti a Palermo dalla Macedonia del Nord. 

L'ex ct azzurro sarebbe in trattativa per guidare la nazionale dell’Arabia Saudita nei prossimi 3 anni, fino ai mondiali del 2026. Lo riporta il quotidiano saudita Al-Riyadi. All'inizio della prossima settimana verrà presentata un'offerta ufficiale al 58enne allenatore marchigiano. 

"Mi stupiscono le dimissioni di Mancini visto che una settimana fa era stato nominato coordinatore di tutte le nazionali, aspetto da lui o dalla Figc i motivi di questa decisione. Di sicuro ha fatto un buon lavoro, il titolo europeo conquistato dopo oltre 50 anni è stato un grande colpo, certo la mancata qualificazione al Mondiale in un bilancio non può pesare e tanto". Lo dice all'Adnkronos l'ex ct della Nazionale italiana Dino Zoff, in merito alle dimissioni di Roberto Mancini. "Non voglio sbilanciarmi su un suo possibile sostituto, leggo che già si fanno in nomi di Conte e Spalletti, ottimi allenatori di sicuro. Sono fiducioso che la Federazione saprà trovare un tecnico all'altezza come merita la storia della nostra nazionale", aggiunge Zoff. 

"Non voglio dare un giudizio sulle dimissioni del ct perché non conosco i motivi che lo hanno spinto a lasciare la panchina azzurra. Di certo mi hanno sorpreso i modi e le tempistiche", dice all'Adnkronos il presidente dell'Assoallenatori Renzo Ulivieri in merito alle dimissioni di Mancini. "Il suo bilancio? Una prima parte positivissima con il titolo europeo vinto con tantissimi meriti e una seconda parte di certo non positiva con la mancata qualificazione al mondiale, nella quale si è pagato anche l'euforia per il trionfo continentale".  

E in merito al prossimo ct osserva: "Conte e Spalletti mi sembrano i due candidati principali al ruolo di ct. Stiamo parlando di due grandi allenatori che sarebbero perfetti nel ruolo di commissario tecnico. Conte si è già seduto sulla panchina azzurra facendo molto bene e Spalletti è una garanzia". 

"Sorpreso, dispiaciuto, perplesso. Il tempo aiuterà a comprendere le ragioni di questa scelta e della tempistica. Un ringraziamento a Roberto Mancini per quello che ha fatto e dato da CT della nostra Nazionale in questi anni". Lo dice il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi in merito alle dimissioni del ct della nazionale Roberto Mancini. 

"Sono rimasto sorpreso dalla dimissioni di Mancini da ct, come quasi tutti immagino. Non conosco i motivi della sua decisione, posso dire che mi dispiace perché ha fatto un buon lavoro in questi 5 anni". L'ex ct della Nazionale Arrigo Sacchi commenta così all'Adnkronos le dimissioni di Roberto Mancini. "Dobbiamo essergli grati per la vittoria di un titolo europeo -prosegue Sacchi-. Raggiunto attraverso il gioco e nonostante una squadra buona ma non straordinaria. Il flop mondiale? Anche 4 anni prima non ci eravamo qualificati, al momento il livello del nostro calcio è quello che è...". 

 

 

 

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