'Il Divin Codino'. Baggio: 'Un film non lo avrei mai fatto di mia scelta, provavo vergogna'
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Gio, Mar

'Il Divin Codino'. Baggio: 'Un film non lo avrei mai fatto di mia scelta, provavo vergogna'

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"Cosa mi ha convinto ad un film su di me? Se oggi siamo qua in gran parte è merito di Vittorio (Petrone ndr.), pensavo ma a chi interessa la mia vita e la mia storia...lui mi ha convinto. Io non lo avrei mai fatto di mia scelta. Quando ne parlavamo provavo vergogna, poi mi sono fatto trasportare e per quello che ho vissuto fino ad oggi ne è valsa la pena e lo ringrazio".

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Lo ha detto Roberto Baggio in occasione della presentazione del film su Netflix, in uscita il 26 maggio, "Il Divin Codino" che segue la carriera calcistica del campione. "Senza sacrificio non si va avanti nonostante il sogno infranto da quel dischetto la vita ti da' sempre delle possibilità e ognuno le se le costruisce, questo messaggio per i giovani è fondamentale, è l'arma letale con cui l'ho convinto", ha raccontato Petrone. 

"Per me 'Il Divin Codino' è stata una grandissima esperienza. Io e mia moglie abbiamo cercato di dare il massimo del supporto possibile, soprattutto per ciò che concerneva la mia vita. Sono stato diverse volte sul set e sono stato felice di farmi coinvolgere il più possibile. Poi un giorno ho portato il Pallone d'Oro. Ho vissuto momenti emozionantissimi, come vedere le scene che ricordavano quello che avevamo vissuto io e mia moglie", ha aggiunto l'ex calciatore che riguardo la sua vita e i tanti infortuni, ha spiegato: "quando mi avvicinavo a un risultato importante l’ultima fase del percorso diventava veramente difficile. È un po’ il mio karma: ogni volta che stavo per raggiungere qualcosa che desideravo, dovevo combattere per ottenerla. Poi con il buddismo ho imparato ad accettare questa cosa. Oggi lo faccio con maggior serenità". 

Durante l'incontro Baggio ha anche parlato della nascita del leggendario codino: "L'idea è nata per gioco. E' successo durante i Mondiali in questo hotel in America ove c'era una cameriera di colore che aveva delle treccine stupende. Mi ricordo che quel giorno, parlando con lei per farle i complimenti, mi disse: 'Perché non te li fai anche a te?'. E dopo due ore era lì a farmele. Ovviamente non potevo tenere le treccine libere durante le partite e quindi mi è venuta in mente l'idea di legarli con un codino".  

L'ex numero 10 parla poi del rapporto con il padre e dell'insegnamento che il film può dare ai giovani. "Mio padre è sempre stato rigido era diventato quasi un nemico, a quell'età non capivo, ma è stata la base per non arrendermi mai. Provo una grande gratitudine verso mio padre e spero possa arrivare proprio questo messaggio: a volte non capiamo al'amore e la protezione dei nostri genitori. Spesso ci litighiamo e diventano quasi nemici ma con il tempo i nodi si vanno a sciogliere".  

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