Azionariato popolare per l'Inter, si fa sul serio. Parte il progetto Interspac, guidato dal professor Carlo Cottarelli, economista e tifoso illustre dei campioni d'Italia. L'Inter, dopo lo scudetto, deve fare i conti con la complessa situazione finanziaria: si rischia di ridimensionare la squadra e le ambizioni. Ecco, quindi, che i tifosi sono pronti a fare la propria parte.
"Vogliamo portare avanti un grande progetto di azionariato popolare. Per rafforzare l’Inter con capitali forniti da noi tifosi, integrati da risorse di investitori istituzionali, in un quadro economicamente sostenibile. Già avviene in altre società gloriose, come il Bayern di Monaco", dice Cottarelli, presidente di Interspac Srl. Il progetto, tra l'altro, pare già convincere altri tifosi eccellenti. "Professore, lei ci sta?", ha chiesto Enrico Mentana al professor Massimo Galli ieri nella puntata di Cartabianca. "Sono tifoso nerazzurro di terza generazione...", la risposta del responsabile di malattie infettive del Sacco di Milano.
Come verrebbe sviluppato il progetto? "Vogliamo lavorare insieme all’attuale proprietà, già informata dell’iniziativa. Il nostro unico scopo è sostenere la squadra che amiamo. Siamo grati al presidente Zhang per aver riportato l’Inter ai vertici del calcio -spiega Cottarelli-. Il primo passo sarà simbolico. Entro fine giugno faremo entrare nella società Interspac S.r.l., da me presieduta, un gruppo ristretto di tifosi interisti noti, che acquisteranno una piccola quota: sportivi, musicisti, scrittori, giornalisti, conduttori televisivi. Ci aiuteranno a far conoscere il progetto”.
“Vogliamo misurare quanto interesse ci sia per la nostra iniziativa. Abbiamo incaricato Iquii e la sua Sport Intelligence Unit di condurre uno studio approfondito in proposito. Venerdì 25 giugno sarà messo on line sui canali social e web, e rilanciato da media partner, un questionario sull’azionariato popolare tramite cui anche i tifosi interisti potranno far conoscere la propria opinione, in via informale”, spiega ancora l'economista.
"Se, come pensiamo, ci sarà sufficiente interesse da tutte le parti coinvolte, inclusa la proprietà, dopo aver definito i dettagli tecnici dell’operazione, richiederemo le necessarie autorizzazioni da tutti gli organi competenti per poi iniziare la raccolta di risorse dai tifosi e da altri. Questo richiederà diversi mesi, anche se l’esatta tempistica dipenderà dai dettagli tecnici della operazione”, precisa Cottarelli.
“In ogni caso, pensiamo che il nostro modello di azionariato popolare sia valido anche per altre società di calcio italiane. Per discuterlo in una visione strutturale, di lungo termine, a fine settembre organizzeremo a Milano un incontro pubblico invitando, oltre che i soci di Interspac, personalità del mondo del calcio italiano e internazionale. A questo punto, si parte! Forza Inter! E speriamo che altre tifoserie italiane vogliano imitarci”, conclude il presidente di Interspac S.r.l.
