"E' morto anzitutto un mio caro amico! E poi una persona umanissima e un grande giornalista". Così Maurizio Costanzo descrive all'AdnKronos il suo stato d'animo per la scomparsa di Giampiero Galeazzi, "una grave perdita".
Ricorda Costanzo: "Noi abbiamo fatto insieme i commenti da Piazza di Siena al campionato mondiale di calcio del 2010 e da allora ci siamo sempre sentiti. Mi divertiva pensare che quando stavamo lì ci chiamavano 'le due Matrioske': se ne apriva una e dentro ce n'era un'altra uguale...".
Per Costanzo, "il suo tratto distintivo era metterci sempre del suo: quello che lui faceva non era mai solo una cronaca, c'era anche la 'pancia' e non solo in senso fisico, come nelle telecronache delle gare di canottaggio che sono rimaste storiche per quanto erano coinvolgenti. Davvero, una grave perdita".
(di Enzo Bonaiuto)