Netflix acquisirà lo studio cinematografico e televisivo Warner Bros. Discovery per quasi 83 miliardi di dollari. Lo annunciano le due società in una dichiarazione congiunta.

L'acquisizione, che dà a Netflix accesso a un vasto catalogo di film e al prestigioso servizio di streaming Hbo Max, è la più grande operazione di consolidamento nel settore dell'intrattenimento dall'acquisizione di Fox da parte di Disney per 71 miliardi di dollari nel 2019.
Netflix è emersa come vincitrice nella serrata guerra di offerte per il gigante dei media. Le due società procederanno ora verso trattative esclusive, delineando un accordo che potrebbe ridefinire gli equilibri di Hollywood. L'offerta messa sul piatto da Netflix si attesta sui 30 dollari per azione e mira a inglobare asset strategici come la piattaforma HBO Max e i diritti di sfruttamento su brand globali, inclusi l'universo di Harry Potter e i personaggi della DC Comics.
La proposta di Netflix ha avuto la meglio sull'interesse manifestato da altri grandi player del settore, tra cui Comcast e Paramount, quest'ultima reduce dalla recente fusione con Skydance. Sebbene nelle fasi iniziali fossero emersi interessamenti anche da parte di Amazon e Apple, è stata la strategia mirata di Netflix a prevalere. Warner Bros. Discovery aveva segnalato la disponibilità a un'acquisizione lo scorso ottobre, pochi mesi dopo aver reso pubblici i piani per scindere l'azienda in due entità distinte: da un lato gli studi e lo streaming, dall'altro le attività legate alla televisione via cavo. A differenza di Paramount, che aveva tentato di acquisire l'intera società, Netflix ha puntato tutto sul segmento produttivo e digitale.
L'operazione non sarà tuttavia priva di ostacoli significativi. Qualsiasi accordo definitivo dovrà necessariamente superare il vaglio delle autorità di regolamentazione, con il Dipartimento di Giustizia che ha già lasciato intendere una ferma opposizione a ulteriori consolidamenti nel settore. Proprio per questo scenario, le parti avrebbero discusso l'inserimento di una clausola di salvaguardia da 5 miliardi di dollari, da versare in caso di blocco dell'acquisizione. Se l'affare dovesse andare in porto, Netflix si troverebbe a gestire uno degli studi più antichi e prestigiosi del cinema, costringendo la piattaforma ad adattarsi alla gestione della distribuzione nelle sale cinematografiche, un ambito da cui storicamente si è sempre tenuta a distanza.
