Studio Thales, 91% fornitori software indipendenti perde profitti per limiti flessibilità licenza
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
19
Ven, Apr

Studio Thales, 91% fornitori software indipendenti perde profitti per limiti flessibilità licenza

Tecnologia
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Oltre il 90% dei vendor di software indipendenti e di dispositivi intelligenti (Isv e Idv) perde profitti perché non offre i modelli flessibili di licenza richiesti dai clienti. Stando a una nuova ricerca curata da Thales, di questi, oltre la metà (54%) imputa la perdita di profitti alla richiesta di modelli di licenza più flessibili.

alternate text

 

La ricerca arriva mentre il panorama della distribuzione del software e della gestione dei diritti sta cambiando. Analizzando più di 400 Isv e Idv globali, il Thales State of Software Monetization Report 2022 ha così rilevato che quasi tre quarti (74%) dei fornitori di software si aspettano un aumento della fornitura di software-as-a-service (SaaS) tramite il cloud.

Due terzi (66%) degli intervistati, inoltre, prevedono una maggiore distribuzione del software in maniera ibrida che sfrutti sia on-premise che il cloud secondo la ricerca diffusa da Thales il cui Gruppo si occupa di soluzioni, servizi e prodotti nei mercati dell'aeronautica, dello spazio, dei trasporti, dell'identità digitale e della sicurezza e della difesa. I fornitori hanno descritto come vantaggi significativi quelli ottenuti da approcci come SaaS, con una migliore esperienza utente (40%) considerata la più importante, davanti a un migliore valore per il cliente (34%) e maggiori opportunità di guadagno (30%). Tuttavia, la ricerca evidenzia che la spinta verso un approccio digitale comporta anche notevoli sfide per i fornitori quando si tratta di concedere in licenza e autorizzare il loro software. In effetti, il 40% degli intervistati ammette di incontrare difficoltà nella concessione di licenze per le proprie soluzioni su più dispositivi; mentre lo stesso numero riferisce di avere problemi con ambienti di distribuzione diversi.

Dai dati emerge ancora che oltre un terzo (37%) ha difficoltà a supportare il numero crescente di utenti che lavorano in remoto. Oltre a queste sfide, gli analisti sottolineano che i fornitori potrebbero avere dei problemi a causa dell'uso improprio da parte dei clienti e del software compromesso. Isv e Idv hanno stimato che più di un quarto del loro software non aveva una licenza nell'ultimo anno. Quasi tutti i fornitori intervistati (90%) affermano che le loro entrate sono direttamente influenzate dalle violazioni degli accordi di licenza e temono che il loro software possa essere rubato , manomesso o copiato. "È chiaro che i fornitori devono offrire una gestione flessibile delle licenze e dei relativi diritti per soddisfare le diverse esigenze dei clienti" afferma Jake Fox, Vice President, Software Monetization, Product Engineering & Services di Thales.

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.