Covid Italia, Ciciliano: "Contagio in discesa, ma autunno banco di prova"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
03
Ven, Mag

Covid Italia, Ciciliano: "Contagio in discesa, ma autunno banco di prova"

Cronaca
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

"La prospettiva, dalla prossima settimana, è di una regressione, sia pure non omogenea ovunque, del virus. Il vero banco di prova, tuttavia, sarà l'autunno e con esso la ripresa delle attività. Non penso si imporranno nuove chiusure, ma tutto dipende dal ritmo di vaccinazione". A dirlo in una intervista al 'Corriere della

Sera' è Fabio Ciciliano, dirigente medico della polizia, esperto di gestione delle emergenze e componente del Comitato tecnico scientifico.  

Che il peggio sia passato, secondo Ciciliano "non si può ancora dire. Con l'Rt a 1,08, a livello nazionale siamo in una fase espansiva, dal punto di vista epidemiologico. Ma per la prossima settimana la proiezione è di 0,99: una regressione, quindi, nonostante ci siano regioni, soprattutto quelle che hanno un maggiore afflusso turistico, come Toscana, Sicilia e Puglia, che restano al di sopra dell'1. Possiamo parlare di una sostanziale stabilità. I ricoveri, invece, nel prossimo futuro, anche se contenuti, continueranno ad aumentare".  

Quanto alla Sicilia, Ciciliano dice che il caso si spiega "con l'alta presenza di turisti e con lo scarso numero di vaccinati. Se resta bianca è perché l'amministrazione regionale ha comunicato l'attivazione di nuovi posti letto destinati a malati Covid, che hanno ridotto le percentuali di riempimento dei reparti ospedalieri". 

Sul fronte scuola, Ciciliano pensa "che in una popolazione stabile, ogni giorno gli stessi ragazzi e gli stessi professori, e con un alto numero di vaccinati, i focolai ci saranno, ma saranno pochi e rapidamente rintracciabili. Con la quarantena ridotta, il ricorso alla didattica a distanza sarà una rara eccezione. Purché venga gestito il livello politico: a parità di condizioni epidemiologiche, non dovranno esserci decisioni differenti su base regionale".  

Dobbiamo aspettarci nuove restrizioni in autunno? "Auspico di no - risponde - Ma tutto dipende dalla circolazione del virus. Alla ripresa dopo le ferie, i mezzi pubblici saranno di nuovo pieni, avremo senz'altro un incremento dei positivi. Ma quanti di essi dovranno ricorrere all'ospedale? Dipenderà da infiniti fattori e da uno prima di tutti: in rianimazione finiscono per l'80 per cento i non vaccinati". 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.