Covid Italia, in 350 a una festa non autorizzata: sanzionato l’organizzatore
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
02
Gio, Mag

Covid Italia, in 350 a una festa non autorizzata: sanzionato l’organizzatore

Cronaca
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Aveva organizzato una festa nei locali di un ex agriturismo con tutti gli ingredienti possibili: ingresso a 10 euro e probabile pubblicità e diffusione della notizia tramite i social. Peccato che l’organizzatore dell’evento, un 27enne di Quattro Castella (Reggio Emilia), non solo era sprovvisto di ogni autorizzazione, ma lo

aveva fatto in spregio a ogni limite imposto dalla normativa d’urgenza connessa a contenimento della diffusione pandemica da Covid-19. È successo venerdì notte. I carabinieri della locale stazione sono intervenuti per effettuare i dovuti controlli all’interno del locale dotato anche di un’area esterna verificando che era in corso una vera e proprio festa che vedeva partecipare circa 350 persone che sono risultate aver fatto ingresso pagando il biglietto, senza esibire il green pass e peraltro senza il rispetto del distanziamento previsto.  

Verificata la situazione, i carabinieri hanno proceduto quindi a identificare il responsabile dell’evento, il quale è stato sanzionato amministrativamente, per un importo complessivo di 4.400 euro, per le mancate autorizzazioni e per le violazioni alle norme Covid. I carabinieri hanno quindi presidiato alle operazioni di deflusso dei giovani ponendo fine alla festa e procedendo quindi alla chiusura dell’attività.  

Lo stesso 27enne a fine dello scorso mese era stato denunciato sempre dai carabinieri per altra festa non autorizzata: in quel caso aveva organizzato l’evento al parco Lido di San Polo con analoghe modalità: inviti, pubblicità e diffusione della notizia tramite i social. Anche in quel caso non solo era sprovvisto di ogni autorizzazione, ma lo aveva fatto in spregio a ogni limite imposto dalla normativa d’urgenza connessa a contenimento della diffusione pandemica da Covid-19.  

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.