Confronto a tutto campo tra governo e sindacati sulla riforma delle pensioni da oggi fino al 7 febbraio: giovani, donne, flessibilità in uscita e previdenza complementare saranno al centro di alcuni round tecnici che si succederanno in tempi strettissimi. Il primo appuntamento è previsto per il 20 gennaio prossimo mentre per il 7
Presente al vertice anche il ministro dell'Economia, Daniele Franco e Marco Leonardi, esperto di previdenza e consigliere di Palazzo Chigi. Il round di oggi sancisce il fischio di inizio di una partita lunga e attesa: capitoli più caldi del confronto, flessibilità in uscita, pensioni di garanzia per i giovani, riconoscimento del lavoro di cura per le donne, previdenza complementare.
"Questo primo incontro è la prosecuzione del lavoro che abbiamo impostato con il metodo del dialogo sociale e che deve portare in tempi relativamente brevi ad interventi di riforma". Così il ministro del lavoro Orlando, a quanto si apprende, ha aperto l'incontro con i sindacati. "Definiremo un calendario di incontri con i quali affronteremo tre questioni principali", ha spiegato prima di entrare nel dettaglio.
"Il primo tema è relativo alla questione della flessibilità legata alla natura contributiva e all'equilibrio finanziario del sistema che deve tenere conto delle diverse aspettative di vita, delle caratteristiche del lavoro, del lavoro di cura e domestico delle donne. Il secondo, è quello della prospettiva del sistema: cosa succede ad una larga fascia di lavoratori, non solo giovani, che per una serie di fattori, la discontinuità dell'attività lavorativa, la mancata crescita dei salari, arriverà all'età della pensione con pensioni che rischiano di non essere adeguate. La terza questione è quella relativa al funzionamento del sistema integrativo e complementare", ha spiegato.
BOMBARDIERI - "Abbiamo iniziato a entrare nel merito delle questioni e chiarito che nessuno pensa di cambiare il sistema contributivo ma bisogna intervenire sul alcuni aspetti del sistema, dai giovani alle donne, dalla flessibilità in uscita alla previdenza complementare e tenere in considerazione i lavori gravosi perché non tutti i lavori sono uguali. Ci misureremo dunque sulla compatibilità sociale e su quella economica". Così il leader Uil, Pierpaolo Bombardieri, al termine dell'incontro.