(Adnkronos) - Io menagramo? "E' come dire che quando facciamo stime frutto dell'evidenza scientifica, di studi, volessimo il male, volessimo prorogare questa situazione di incertezza. Non è così. Ci sono cose, per quanto non piacevoli, che diciamo da tempo per essere preparati. Per evitare il peggio, cosa che è possibile,
A fargli eco Stefano Vella, docente di Salute Globale all’Università Cattolica di Roma: "E' una leggenda metropolitana che la pandemia sia finita. Come è una leggenda metropolitana l'immunità di gregge per i coronavirus. Non ci sarà. Lo sappiamo perché il nostro sistema immunitario di fronte a questo tipo di virus non funziona come con il morbillo, non riesce a stroncarlo completamente. In più ci saranno le nuove varianti. Per questo bisogna prepararsi. Noi siamo stati trovati impreparati anche se il mondo era stato avvertito, da quello che era successo prima. I virus fanno quello che possono e cercano di fregarci. Per questo bisogna prepararsi".
VACCINI RUSSIA, CINA E CUBA - "Vaccini non riconosciuti? Russia, Cina e Cuba sono Paesi che hanno buoni scienziati. Il problema però non è la qualità della scienza, è la qualità del sistema regolatorio. Non è un caso che si tratta di tre Paesi che non hanno agenzie nazionali" ha detto Ricciardi.
In questi Paesi, ha sottolineato, "le tecnologie biomediche vengono approvate da enti nazionali che non seguono gli stessi modelli di Ema e Fda" in Ue e Usa, "per esempio. Ovvero regole trasparenti e rigorose. Anche produttive. Lo Sputnik può essere anche un vaccino interessante, ma se non sappiamo dove viene prodotto, come non sappiamo dove viene prodotto quello cubano, non si può autorizzare la distribuzione".