(Adnkronos) - Marzo Zennaro, l'imprenditore veneto trattenuto in Sudan per quasi un anno, è atterrato all'aeroporto romano di Fiumicino. Lo riferisce la Farnesina.
"Confermo la partenza di Marco dal Sudan", aveva riferito all’Adnkronos il papà Cristiano. "Dopo 361 giorni finalmente l’incubo è
Zennaro esprime un ringraziamento anche nei confronti dei dipendenti dell’azienda "per aver portato avanti l’attività con grande senso di responsabilità pur in assenza del loro titolare. Il mio pensiero – ha aggiunto – va a quelle 50mila persone che hanno fatto sentire a Marco con manifestazioni sempre pacifiche l’affetto della comunità veneziana".
Riguardo alla Farnesina aveva sottolineato: "Devo purtroppo denunciare il totale fallimento dell’istituzione italiana che incomprensibilmente non ha voluto risolvere un palese sequestro di persona a scopo di estorsione. Mi auguro che la Farnesina abbia il pudore di non rilasciare retorici comunicati perché se Marco è uscito da quell’inferno lo deve solo ed esclusivamente a sé stesso". E al denaro raccolto da Unioncamere Veneto per pagare la cifra richiesta dal tribunale sudanese.
FARNESINA - Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in missione in queste ore nella Repubblica del Congo, a quanto si apprende ha sentito telefonicamente Marco Zennaro. "Bentornato in Italia", ha detto Di Maio a Zennaro.
Insieme al connazionale atterrato a Roma c'è anche il direttore generale per gli Italiani all'estero della Farnesina, Luigi Vignali, recatosi in questi giorni in Sudan.
A seguito della rimozione del divieto di espatrio deciso nei giorni scorsi dalle autorità sudanesi, dopo il superamento dell'imprevisto rinvio dei voli per il rientro, Marco Zennaro è in arrivo oggi in Italia con un volo da Khartoum che ha effettuato scalo a Istanbul, aveva comunicato la Farnesina.
Il connazionale, ospitato a partire dal 15 agosto scorso nella foresteria dell’Ambasciata a Khartoum, è accompagnato dal direttore generale per gli Italiani all'estero della Farnesina Luigi Maria Vignali che, su indicazione del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, si è recato nuovamente a Khartoum in questi giorni per seguire personalmente gli sviluppi finali della delicata controversia processuale.
L'ambasciatore a Khartoum, Gianluigi Vassallo, ha seguito fin dall’inizio la vicenda, assistendo costantemente il connazionale, anche attraverso una continua azione di sensibilizzazione sulle Autorità sudanesi, e mantenendo uno stretto contatto con la sua famiglia.