(Adnkronos) - Con il caos dei seggi verificatosi a Palermo durante le elezioni amministrative "è stato violato il diritto di voto dei cittadini palermitani. Si è assistito, infatti, a possibili reati gravissimi a danno del diritto di voto costituzionalmente riconosciuto ai cittadini, con la chiusura di vari seggi (ad. Es. i seggi
"L'esposto è partito in seguito alle lamentele arrivateci su Palermo da parte di chi, recatosi alle urne, ha trovato chiuso - spiega all'Adnkronos l'avvocato del Codacons Paolo Di Stefano- Si tratta infatti non di uno o due seggi, ma di svariate decine di seggi. Il documento redatto ha dunque ad oggetto l'accertamento di eventuali profili di responsabilità in merito al rifiuto di atti d'ufficio e all'interruzione di servizio pubblico in relazione alle operazioni elettorali". In particolare, sottolinea il legale, "abbiamo chiesto di accertare responsabilità sia a carico dei presidenti che, in maniera assolutamente anomala, hanno rinunciato in massa, sia a carico delle pubbliche amministrazioni competenti, come il Comune".
L'esposto, se porterà ad un accertamento di responsabilità, "potrebbe essere preordinato alla costituzione di parte civile da parte di chi si è reputato danneggiato", anticipa l'avvocato all'Adnkronos. Di Stefano sottolinea che, in questa situazione, "ci sono due elementi che devono essere considerati: i diritti di chi si è visto negare questo esercizio ma anche l'interesse al mantenimento delle operazioni elettorali e della salvaguardia del voto e di chi lo ha potuto esercitare, che vanno ugualmente tenuti in massima considerazione. Anche se l'Ordine degli Avvocati si è espresso a caldo sull'annullamento delle votazioni, l'argomento è delicato e vanno valutati entrambi gli interessi in gioco. In ogni caso, è accaduta una cosa estremamente grave".
Nel ricorso, di cui l'Adnkronos ha preso visione, il Codacons chiede che la Procura utilizzi "ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito allo scopo di predisporre tutti i controlli necessari per accertare in primis la rispondenza alla realtà dei fatti riportati dai media e per lo svolgimento dei necessari e rigorosi accertamenti e verifiche in ordine alla situazione denunciata".
In particolare, spiega il Codacons, "alla luce di quanto emerso a danno del diritto di voto costituzionalmente riconosciuto ai cittadini, con la chiusura di vari seggi (ad. es. i seggi 129, 473, 597) a causa della mancanza di numerosi Presidenti di seggio, individuando tutti i responsabili siano essi soggetti istituzionali e/o pubblici e/o privati addetti ad attività di controllo e vigilanza ed esercitando l’azione penale per tutti quei reati che le autorità adite dovessero ravvisare".