Edith Bruck, 'Non bisogna mai dimenticare il passato'
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Ven, Mag

Edith Bruck, 'Non bisogna mai dimenticare il passato'

Cultura
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"Non bisogna mai dimenticare il passato se vogliamo costruire un futuro migliore. Sono 60 anni che giro l'Italia per raccontare ai ragazzi il mio vissuto e i ragazzi, nonostante la grande fatica che faccio, mi ripagano con le loro lettere, con la loro attenzione, considerazione e comprensione".

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Lo ha detto la scrittrice ebrea di origine ungherese Edith Bruck, 92 anni, sopravvissuta alla deportazione nei campi di concentramento nazisti di Auschwitz, Dachau e Bergen-Belsen, parlando con i giornalisti a Firenze, oggi pomeriggio, in occasione di un convegno in suo onore all'Università, coordinato dalla professoressa emerita di ebraico Ida Zatelli e organizzato dal Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia dell'Ateneo e dalla Fondazione Il Fiore.

"Dobbiamo andare avanti, raccontare sempre quello che è accaduto nei tragici anni della seconda guerra mondiale - ha aggiunto Bruck - per combattere anche il pericolo di mistificazioni della storia. Le nuove generazioni hanno bisogno di conoscere la storia e vanno messe in guardia su ciò che è stato il fascismo e il nazismo e poi sui pericoli del razzismo che continua ad essere presente anche oggi".

Edith Bruck ha spiegato di "testimoniare ciò che è stata la Shoah anche per chi non c'è più. Il mio impegno è un dovere morale preso verso chi non c'è più. Non è possibile liberarsi di quello che si è vissuto e forse non bisogna nemmeno liberarsi ma convivere, raccontare e testimoniare quello che è stato perchè non si ripeta".

Il convegno dal titolo "Per Edith Bruck. Testimone della Shoah e scrittrice" ha analizzato nella sua interezza l'opera della scrittrice ungherese trasferitasi in Italia negli anni '50, ponendo l'accento su alcuni suoi lavori e, più in generale, sul profilo di una personalità che ha posto al centro della sua attività l'impegno civile e il dovere di ricordare.

All’incontro hanno preso parte, fra gli altri, la rettrice Alessandra Petrucci, la direttrice del Dipartimento Vanna Boffo, l'assessora regionale Alessandra Nardini, il consulente regionale per le politiche della Memoria Ugo Caffaz, il presidente della Comunità Ebraica Enrico Fink.

Nel corso dell’iniziativa, patrocinata dalla Regione Toscana, dalla Comunità Ebraica di Firenze e dall’Amicizia Ebraico-Cristiana di Firenze, la rettrice Petrucci ha consegnato a Bruck una medaglia appositamente realizzata per l'Ateneo dallo scultore Sauro Cavallini.

Prima di recarsi all'Università, Edith Bruck è stata ricevuta in Palazzo Vecchio dal sindaco Dario Nardella. "Abbracciare il mondo lottando contro l'odio: è il modo di vivere di Edith Bruck, grande scrittrice e testimone instancabile degli orrori della Shoah", ha scritto Nardella sui social postando una foto insieme alla sopravvissuta all'Olocausto.

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.