Mostre, il 'Rumore Bianco' del Ratto di Proserpina negli scatti in mostra di Malatesta
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Ven, Mag

Mostre, il 'Rumore Bianco' del Ratto di Proserpina negli scatti in mostra di Malatesta

Cultura
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Dal Museo della Sacra Sindone nella Chiesa del Santo Sudario a Torino, alla Chiesa Rettoria di sant'Andrea al Celio a Roma, Danilo Mauro Malatesta, il fotografo e fotoreporter italiano che in oltre 30 anni di carriera ha documentato l’Africa e il Medio-Oriente,

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svela il prossimo 18 maggio la sua nuova opera che lo ha impegnato negli ultimi sei mesi: Uno studio del Ratto di Proserpina, fotografato da vicino con una camera da 100 megapixel, nella Galleria Borghese; Poi indagato, riscoprendo l’antica tecnica del wet plate collodion, o ambrotipia, procedimento fotografico per la realizzazione di immagini su lastre di vetro. Ed infine trasposto su tre stampe su tela poi colorate.

La mostra, che è la quarta dell'Artista, sarà aperta dalle 11 alle 18 fino al 31 maggio ed è intitolata al 'Rumore Bianco' del marmo, sublimato e reso viatico dalla trasposizione di Malatesta. Dedicata al mito, come metafora della vita e percorso di conoscenza e di elaborazione del male, la trasposizione è nata in camera oscura, dove le immagini scattate del Ratto di Proserpina sono state riportate su vetro, in "un mondo di luce e di fratture", "antico ed evocativo" in cui "gli scatti diventano dettagli ingranditi sino ad entrarci dentro, sino a diventare racconti dei gesti che Bernini congelò nel marmo quasi a bloccare la violenza che si stava compiendo", si legge nel comunicato.

Malatesta li amplifica gli scatti sino a farceli rivivere e ne racconta il dolore e le lacrime e di otto immagini in bianco e nero realizza tre stampe su tela fine art e le colora. Rosso, celeste, giallo e bianco e nero per il Purgatorio, il rosso per le mani di Plutone che ghermiscono la fanciulla e la trascinano all’Inferno ed infine celeste e arancio per il Paradiso: Proserpina che ogni anno torna tra i vivi, la rinascita, la primavera, la violenza cieca che viene superata dalla forza della vita.

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