Libri: Marcello Veneziani: "E' un'epoca di 'Scontenti', divario tra aspettative e ciò che siamo"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
06
Lun, Mag

Libri: Marcello Veneziani: "E' un'epoca di 'Scontenti', divario tra aspettative e ciò che siamo"

Cultura
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

"Ho considerato come la scontentezza sia il sentimento più profondo e persistente della nostra epoca. Si parla tanto della rabbia, del rancore, in realtà è lo scontento l'elemento che ci caratterizza".

alternate text

 

Lo afferma, in una chiacchierata con l'Adnkronos, lo scrittore e saggista Marcello Veneziani parlando del suo ultimo libro 'Scontenti - Perché non ci piace il mondo in cui viviamo' (pp. 176, edizioni Marsilio), nel quale affronta quello che definisce come "il male oscuro della nostra epoca". "Non essere contenti della nostra vita, il difficile rapporto tra i nostri desideri e ciò che siamo: è questo il senso vero della scontentezza. Il divario tra le aspettative e quello che realmente abbiamo o siamo", spiega Veneziani.

Che prova a stilare un profilo dello 'scontento'. "Considerando che lo scontento non è una sparuta minoranza ma quasi la tipologia più diffusa, facendo un 'identikit' lo definirei come quello che vive in contrasto con la sua epoca -puntualizza lo scrittore- Colui che vota all'opposizione, che scende in piazza e manifesta, con la banlieue e in altri luoghi. La scontentezza ha varie forme, da quella pubblica del malcontento a quella privata della frustrazione e dell'insoddisfazione". In sostanza, colui che dice sempre 'no'? "Bisogna fare una distinzione tra gli scontenti e gli incontentabili -avverte il saggista- Questi ultimi dicono sempre no, i primi hanno sempre una posizione critica di tutto ciò che riguarda il loro tempo.

Il fenomeno è riscontrabile anche in politica? "In politica ne abbiamo un'ulteriore prova -conferma Veneziani- Consideriamo le elezioni degli ultimi dieci anni: ha sempre vinto chi è all'opposizione. Cioè vince appunto colui che rappresenta lo scontento, chi non si ritrova nelle posizioni dominanti, ha vinto la Meloni, ha avuto un grande successo Salvini, e non dimentichiamo che quasi la metà dell'elettorato non va a votare, quindi sì,ha anche una cifra politica". Con questo libro, Veneziani è finalista dello storico premio letterario 'Caccuri'. "Mi fa piacere partecipare a questo premio, nonostante il titolo del libro sono contento -sorride Veneziani- Questo premio ha una storia e un prestigio, e so che ci sono altri nomi di grande rilievo. Pur non inseguendo a tutti i costi premi letterari è sempre gradevole sentirsi riconosciuti".

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.