Defence for Children incontra Steve McCurry
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Dom, Apr

Defence for Children incontra Steve McCurry

Cultura
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(Adnkronos) - "I bambini vanno mostrati nella loro complessità, non solo nella sofferenza". Così Steve McCurry, il fotografo americano parlando con Pippo Costella, direttore di Defence for Children, l’organizzazione che ha firmato il testo illustrativo della mostra 'Children', accompagnata dagli articoli della Convenzione

Onu sui diritti dell’infanzia 

McCurry è stato protagonista di un incontro dal grande valore simbolico con Costella. Una chiacchierata informale di circa mezz’ora che si è tenuta nel Sottoporticato di Palazzo Ducale, durante la quale sono stati toccati alcuni dei temi cruciali legati all’esibizione genovese. A cominciare dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, i cui articoli principali accompagnano le fotografie di McCurry, in un dialogo serrato tra le immagini di bambini di tutto il mondo immortalate dall’obiettivo del fotografo e i principi di cui quella Convenzione è portatrice.  

E proprio su questo punto Pippo Costella ha insistito molto, sottolineando come ogni bambina e bambino, seppur lontano, riguardi anche noi e coinvolga la responsabilità del mondo adulto. “La mostra di Steve McCurry è stata un’occasione per rendere evidente come le immagini che ritraggono i bambini e le bambine debbano mostrare anche la loro dignità e le loro risorse al di là dei contesti difficili nei quali essi vivono. Siamo ormai assediati da fotografie sull’infanzia che, nell’intento di sollecitare donazioni, in nome di un presunto 'realismo' mostrano i bambini solo per le loro vulnerabilità, per le loro ferite, per la loro malattia”, ha detto Costella, parlando di quello che lui stesso definisce “marketing umanitario”. 

“Penso sia necessario mostrare l’esperienza completa dei bambini e non solo gli aspetti legati alla loro sofferenza” ha spiegato McCurry. “Credo che per ritrarre i bambini sia necessario cogliere la loro curiosità, il loro spirito giocoso e mostrare la loro resilienza nonostante le difficili circostanze in cui si trovano. Le immagini che ritraggono solo le sofferenze rappresentano solo una parte di realtà e della storia dei bambini che vengono ritratti”. 

“La mostra ‘Children’ e il lavoro di Steve McCurry rappresentano un ottimo esempio di come i bambini e le bambine possano essere ritratti insieme alla loro dignità, alla loro forza e alla loro resilienza, nonostante un mondo che non è dalla loro parte” ha ribadito Costella durante l’incontro con McCurry. “Siamo sommersi da immagini di bambini sofferenti e la gente inizia a non farci più caso, sono persone che non richiamano più l’attenzione” gli ha fatto eco l’autore della “Ragazza afghana” e di molti altri scatti celebri dedicati al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. “Credo si possa stimolare maggiore empatia mostrando come un bambino sia resiliente anche in condizioni e circostanze di estrema difficoltà. Bisogna far capire e coinvolgere le persone mostrando che quei bambini stanno facendo del loro meglio per vivere una vita normale, e in molti casi ci riescono, anche se hanno una serie di problemi e significative sfide da affrontare. È ovvio – ha aggiunto McCurry - il motivo per cui viene esibita la sofferenza, per stimolare simpatia e compassione come strategia di marketing, probabilmente questa modalità è anche efficace. Io, tuttavia, credo che oggi vi sia un sovraccarico di questo tipo di immagini e che la gente inizi a girarsi dall’altra parte perché non considera più quel bambino come una persona reale”.  

Costella ha poi auspicato che la sinergia tra la mission di Defence for Children e il lavoro di McCurry possa contribuire a rinforzare un approccio all’infanzia fondato sui diritti e, nello stesso tempo, esorti ad un utilizzo delle immagini dei bambini, anche nelle campagne di raccolta fondi, in linea con questa stessa intenzione. Il dialogo si è poi spostato sulla stretta attualità, con la mente che è andata inevitabilmente a tutte le bambine e i bambini che continuano a subire attacchi e bombardamenti nella Striscia di Gaza e in Ucraina.  

Costella ha voluto chiedere a McCurry il suo punto di vista non solo come artista ma, prima di tutto, come reporter, lui che in quasi mezzo secolo di carriera ha visto da vicino e immortalato paesi in guerra e alcuni dei luoghi più pericolosi del pianeta. Il fotografo non si è sottratto: ”In certi luoghi è difficile trovare la normalità. Penso, ad esempio, a posti come Gaza dove tutto è distruzione. Eppure, in qualche modo, penso che i bambini siano in grado di trovare gioia e gioco in qualsiasi posto del mondo, in qualsiasi momento, anche nelle peggiori condizioni. A volte puoi trovarti nel luogo più povero, ma continui a vedere bambini che giocano come se tutto fosse normale e a volte ti stupiscono per come reagiscono anche nel mezzo della deprivazione più completa. I bambini – ha sottolineato McCurry - hanno moltissime risorse e, anche in mezzo alla strada, possono trovare qualcosa per giocare e divertirsi.  

La mostra 'Children' è visitabile fino al prossimo 10 marzo nel Sottoporticato di Palazzo Ducale di Genova. All’ingresso e all’uscita, ogni visitatore riceverà il materiale elaborato da Defence for Children Italia per approfondire gli articoli della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e il legame con le varie sezioni della mostra, ma anche per conoscere meglio il lavoro di un’organizzazione impegnata da oltre trent’anni a lavorare con e per i bambini e le bambine per promuovere attivamente i loro diritti umani nella ferma convinzione che un modo adatto ai bambini sia un mondo adatto a tutti. 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.