(Adnkronos) - La salute mentale, lo stigma del suicidio e il rapporto con la figura di un padre mancato troppo presto. Ma anche una rivisitazione degli anni '70, con le speranze e le contraddizioni di un percorso politico che si esaurisce in un grande reflusso. Il profilo personale e il piano pubblico si intrecciano nel libro di Lorenzo Tosa,
'Vorrei chiederti di quel giorno', edito da Rizzoli, che sarà presentato venerdì 2 febbraio a Roma, Libreria Libraccio, via Nazionale 254-255 ore 18, alla presenza dell'autore e con il vicedirettore dell'Adnkronos Fabio Insenga.
Lorenzo Tosa affronta un tema delicatissimo, la scomparsa del padre morto suicida il 2 aprile 1986. Aveva solo due anni e mezzo quando Bruno Tosa decise di togliersi la vita e per quasi quarant'anni è vissuto senza sapere quale fosse la reale causa di quella morte. Una verità omessa dalla sua famiglia, con una rimozione sia delle ragioni che hanno portato a quell'epilogo, connesse con la salute mentale evidentemente sottovalutata, sia del gesto estremo. Ha sentito parlare prima di incidente, poi di malattia e di un generico 'lasciarsi andare', approssimazioni vaghe intorno a un silenzio scelto come strada più facile da percorrere per accettare. Fino alla rivelazione che lo ha spinto a scrivere. L'ha fatto come un giornalista che si confronta con un'inchiesta che è, insieme, privata e corale. Tosa ricostruisce la storia del padre lavorando con le fonti, gli amici, i compagni, le donne della sua vita, come recita la seconda di copertina, "ricorrendo alla memoria e ricucendo i frammenti di Bruno arrivati fino a lui, senza sconti per nessuno e per se stesso; scavando anche nelle proprie insicurezze di bambino, di giovane adulto e di genitore a sua volta, per rispondere all’urgenza di conoscere e raccontare suo padre". Poi c'è la dimensione pubblica, altrettanto piena di significati. Genova, l’Italia degli anni Sessanta e Settanta e la generazione della politica e della contestazione. La tensione e la passione degli ideali e il reflusso che ne è seguito.
Lorenzo Tosa è nato a Genova, nel 1983. Giornalista professionista, da anni scrive su alcune delle principali testate italiane di politica, attualità, cronaca, sport. E' stato direttore di Next Quotidiano e attualmente collabora in Italia con Style Magazine, periodico del Corriere della Sera, e in Francia con Radici, oltre a curare la comunicazione per start-up innovative, enti no-profit e terzo settore. Esperto di comunicazione politica e social, con circa 740.000 follower e 1,2 milioni di persone raggiunte ogni mese, è il secondo giornalista più seguito in Italia. Il suo primo libro si intitola ‘Un passo dopo l’altro’, edito da Mondadori (2020).