Andrew Morton racconta 'Elizabeth e Margaret'
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07
Mar, Mag

Andrew Morton racconta 'Elizabeth e Margaret'

Cultura
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Timida, schiva, riservata, sognava un'esistenza tranquilla lontana dalle luci della ribalta la futura Elisabetta II. Diversa, diversissima la sorella minore Margaret, esuberante, disinvolta, più estroversa, dal carisma folle. Celebre una frase del padre, re Giorgio V: "Lilibet è il mio orgoglio, Margaret la mia letizia".

Le regina Elisabetta accanto alla figlia, principessa Anna
Le regina Elisabetta accanto alla figlia, principessa Anna

 

Due esistenze, solo all'apparenza parallele, in cui ragione e sentimento si sono scontrati, opposti tra battaglie vinte e debacle umilianti. Nel suo nuovo libro, 'Elizabeth & Margaret: The intimate world of the Windsor Sisters', Andrew Morton, già autore di 'Diana: Her True Story', scava nel rapporto tra le due sorelle. Una relazione complessa, non priva di dissapori e conflitti drammatici.

Affetto, sicuramente, profonda empatia, ma anche distanza siderale. "Disobbedire è la mia unica felicità", avrebbe proclamato un giorno la principessa Margaret. In fondo lei si sentiva 'più figlia di re, che sorella di una regina". Un'intesa, un'armonia che sarebbe naufragata dopo il divieto alle nozze (lei ancora ventenne, lui maggiore di 15 anni) di Peter Townsend, eroe di guerra e scudiero del re, ma divorziato e padre di due bambini. Bruciava ancora alla corte di San Giacomo l'abdicazione di Edoardo VIII per sposare l'americana Wallis Simpson, pluridivorziata. La principessa Margaret si unirà più tardi al fotografo della Swinging London, Antony Armstrong-Jones. Coniugi glamour e celebrati come la coppia composta da Elizabeth Taylor e Richard Burton, mentre queen Elizabeth e il principe di Edimburgo, agli occhi del mondo erano sicuramente considerati un tandem più 'istituzionale'.

"Eppure - ha spiegato in una intervista ad un settimanale francese Andrew Morton- la principessa Margaret è stata la consigliera più ascoltata della sovrana inglese, forse una delle poche persone, accanto al marito, di cui poteva fidarsi. Leale, franca, sincera, non ha mai abbandonato l'augusta sovrana anche nei momenti più difficili dopo la scomparsa, per esempio, di lady Diana. In fondo- aggiunge- il ruolo di regina è scolpito nella solitudine. Difficile, oggi, dare un giudizio tra le due sorelle - prosegue l'autore di 'Elizabeth & Margaret: The intimate world of the Windsor Sisters' - Margaret è sicuramente stata una donna più elegante, più glamour, forse anche più gradevole. Ma Elizabeth è cresciuta ed è stata educata per diventare regina sin dal lontano 1950. Saggia, equilibrata, avveduta. E' quello che ha dimostrato durante tutta la sua esistenza. Non c'è dubbio -conclude- continuo a fare il tifo per queen Elizabeth".

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.