Einstein Telescope, slitta presentazione Meloni per candidatura dell'Italia
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Sab, Apr

Einstein Telescope, slitta presentazione Meloni per candidatura dell'Italia

Economia
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(Adnkronos) - Il Governo ci crede e per portare in Italia l'Einstein Telescope tanto che era scesa in campo la stessa Premier Giorgia Meloni che domani avrebbe presentato ufficialmente la candidatura di Lula, in Sardegna, come sito prescelto per la futura grande infrastruttura di ricerca per la rivelazione delle onde gravitazionali. Ma il Mur

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Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

 

nella serata di oggi ha annunciato che la presentazione slitta. "La presentazione della candidatura italiana per l’Einstein Telescope, prevista per domani, giovedì 25 maggio 2023, alle 15.00, alla sede centrale dell'Istituto Nazionale di Astrofisica di Roma, è stata annullata per sopraggiunti impegni istituzionali legati alla situazione di emergenza in corso in Emilia Romagna" ha infatti informato il Mur in una nota aggiungendo che "la presentazione sarà riorganizzata nelle prossime settimane". 

L'Einstein Telescope è un progetto di Big Science, si tratta di un investimento colossale da 1,91 miliardi di euro in 9 anni e che produrrà 36mila posti di lavoro per realizzare le strutture. Indubbie le ricadute per il territorio e il nostro sistema Paese. Al fianco di Giorgia Meloni all'Osservatorio di Monte Mario, a Roma, sede centrale dell'Inaf, avrebbero dovuto sedere anche il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini; il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone; il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano.  

Dunque si è stati ad un passo dal gettare il guanto di sfida all'Olanda, l'altro Paese in europeo in gara, che ha proposto il sito Limburg, al confine fra Belgio e Germania, non lontano da Maastricht, come sede per l'Eistein Telescope. L'Italia sembra però proprio volere vedere sorgere in casa propria il grande rivelatore di onde gravitazionali e ha indentificato nell'area della miniera dismessa di Sos Enattos il sito per l'infrastruttura di ricerca che sarà in grado di osservare un volume di universo almeno mille volte maggiore rispetto agli attuali strumenti di seconda generazione. Gli interferometri Ligo negli Stati Uniti e Virgo in Italia, le cui collaborazioni scientifiche hanno osservato per la prima volta nel 2015 le onde gravitazionali, previste cento anni prima da Albert Einstein, hanno conquistato il Nobel per la Fisica nel 2017. 

Meloni può contare sull'endorsement del fisico italiano Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica, presidente del Comitato tecnico scientifico per la candidatura italiana dell’Einstein Telescope. Eistein Telescope è "un fiore all'occhiello per la ricerca scientifica italiana", ha più volte sottolineato la titolare del Mur Anna Maria Bernini.  

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