Imprese, Lunelli: "Acquisita Tassoni, strategica partnership con Formula 1, puntiamo a mercato Usa"
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Gio, Mag

Imprese, Lunelli: "Acquisita Tassoni, strategica partnership con Formula 1, puntiamo a mercato Usa"

Economia
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(Adnkronos) - “L’ultima importante acquisizione, cui teniamo tutti moltissimo, è quella del marchio Tassoni. Siamo felicissimi di aver fatto entrare nel gruppo Lunelli un brand storico, garantendo la continuità produttiva e mantenendo molto forte il legame di Tassoni con il lago di Garda e con Salò, dove fu

fondata nel 1973". Lo racconta Matteo Lunelli, presidente e amministratore delegato di Ferrari Trento, amministratore delegato del gruppo Lunelli e presidente di Altagamma, in un'intervista a "La Ragione".  

"Per noi", prosegue Lunelli, "resta motivo di profondo orgoglio esaltare le migliori caratteristiche dei territori in cui operiamo. Vale naturalmente per Ferrari che è espressione delle viticoltura di montagna del Trentino e per Bisol 1542 che è un marchio di riferimento del Prosecco superiore di Valdobbiadene. Ma anche per i nostri vini fermi di Tenute Lunelli in Umbria e in Toscana. Del resto, in qualità di amministratore delegato, io so che la visione imprenditoriale della nostra famiglia non punta solo alla creazione di valore per gli azionisti ma anche a creare benessere, sicurezza e bellezza per i nostri stakeholder e per le comunità che ci ospitano, mettendo le persone e il talento al centro”. 

“Siamo orgogliosi di essere un’azienda familiare ma siamo anche una realtà fortemente managerializzata che vuole far crescere e attrarre talenti che condividano con noi gli stessi valori e la stessa passione", aggiunge l'ad. "Per regolare il rapporto tra famiglia e impresa abbiamo definito i così detti 'Patti di famiglia'. Tra le varie regole sono anche disciplinati i criteri per l’ingresso della prossima generazione. Tutti i nostri figli - nel caso vogliano partecipare alla vita aziendale - dovranno rispondere a una serie di requisiti: laurea, sei anni di lavoro fuori dal gruppo, due lingue parlate fluentemente, una valutazione delle loro capacità e preparazione affidate a persone esterne alla famiglia”. 

Quanto alle future linee di sviluppo, Matteo Lunelli sottolinea che il gruppo vuole rappresentare l’eccellenza del bere italiano e punta a crescere con un forte impegno verso la sostenibilità - per linee interne e anche esterne - se si presentasse l’occasione giusta. Il principale mercato di destinazione, oltre all’Italia, sarà quello statunitense, che rimane il più grande mercato di importazione del vino e quello con i maggiori margini di crescita. Quanto alla Borsa, l’amministratore delegato di Lunelli non esclude nulla per il futuro e precisa: “Storicamente, il rapporto fra il mondo del vino e la Borsa non è dei più facili, perché non sempre il mercato è riuscito a dare il giusto valore agli asset delle cantine. Alle vigne, ai territori che costituiscono un ancoraggio fondamentale e imprescindibile nella storia del vino. Detto questo, ove dovessimo procedere a delle operazioni per le quali fosse necessario il sostegno del mercato non escludiamo certo di considerare l’ipotesi Borsa. Al momento però non abbiamo necessità di reperire capitali sul mercato”. 

Assolutamente strategico nel posizionamento del gruppo Lunelli a livello internazionale, l’operazione di partnership con la Formula 1: “Una grande scelta, oltretutto maturata in uno dei momenti più difficili in assoluto degli ultimi anni, nel 2020 in piena pandemia. Abbiamo avuto il coraggio - oggi possiamo dire anche la visione - di conquistare la celebrazione più iconica del mondo dello sport e di entrare in uno degli eventi più popolari e seguiti al mondo. Non dimenticherò mai l’emozione provata in occasione del primo Gran Premio in cui si è brindato con Ferrari. Eravamo a Imola, al Gran Premio dell’Emilia-Romagna e del made in Italy del 2021. Una sensazione fortissima e profonda. La scelta è stata assolutamente vincente, tanto è vero che l’abbiamo confermata prolungando l’accordo fino al 2025, perché ci consente non solo la presenza sul podio, ma anche in tutte le migliori aree Hospitality della Formula 1, dove le nostre bollicine Trentodoc sono servite agli ospiti nel corso del weekend di gara. Questa operazione ci sta dando una grandissima visibilità a livello internazionale, in particolare nel mercato strategico degli USA, dove la popolarità della Formula 1 è in forte crescita, grazie al nuovo Gran Premio a Miami e al prossimo esordio della gara di Las Vegas, che si annuncia come un evento davvero unico”. 

In qualità di presidente di Altagamma, Matteo Lunelli sottolinea l’importanza di saper dare il giusto valore al settore del lusso come locomotiva della nostra economia e anche l’opportunità di un riposizionamento del turismo verso l’alto. “Secondo una recente indagine condotta proprio da Altagamma, il segmento del lusso è circa il 2-3% del totale, ma genera il 25% dell’indotto totale. È facile immaginare, pertanto, quello che si potrebbe fare dando maggiore forza al settore. In Italia, invece, continuiamo a mancare in termini infrastrutturali e occorre puntare ad un miglioramento dell’offerta di servizi e di contenuti. Io credo sia necessario permettere ai più giovani di accedere sempre e comunque ai nostri tesori turistici, ma al contempo non è pensabile far entrare a Venezia o Capri un numero teoricamente infinito di turisti. Così non si fa il bene dei nostri tesori, li si abbandona all’incuria”. 

 

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