Pensioni, Giorgetti: "Nessuna riforma tiene con questa natalità"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
19
Dom, Mag

Pensioni, Giorgetti: "Nessuna riforma tiene con questa natalità"

Economia
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - "Il tema della natalità è un tema fondamentale: non c'è nessuna riforma previdenziale che tiene nel medio-lungo periodo con i numeri della natalità che abbiamo oggi in questo Paese''. Lo afferma il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo al meeting di Rimini.  

Poi sulla

manovra: ''Noi come governo ci approcciamo alla prossima legge di bilancio, che sarà una legge chiaramente complicata, tutte lo sono, siamo chiamati poiché facciamo politica a decidere delle priorità. Non si potrà fare tutto''.  

''Si metterà in ordine di priorità gli interventi'', aggiunge Giorgetti. ''Certamente dovremo intervenire a favore dei redditi medio-bassi, come abbiamo fatto con la decontribuzione. Ma dovremo anche, in qualche modo, utilizzare le risorse a disposizione per promuovere la crescita e premiare chi lavora. Questo è l'indirizzo''.  

Parlando delle regole applicate a livello europeo, che sono state sospese durante il Covid, il ministro osserva che "la Commissione europea, rispetto a qualche hanno fa, ha completamente cambiato paradigma rispetto alla clausola generale, che non si è applicata in questi anni, per quanto riguarda il patto stabilità e crescita e forse, spero di no, ripartirà dal primo gennaio del 2024''. 

Quanto al Pnrr, ''per quanto riguarda questo benedetto Piano di ripresa e resilienza abbiamo queste risorse che, ribadisco, solo parzialmente sono gratis, altre pagano il loro interesse, quindi non possono essere sprecate anche per questo motivo, che devono essere utilizzate nel modo migliore possibile''. 

''Non c'è solo il puntuale rispetto'' del Pnrr, ''fare in fretta, fare in fretta'' ma occorre ''fare bene oltre che fare in fretta'', aggiunge il ministro. "Quindi se fare in fretta significa fare male è meglio fare bene ma valutare le situazioni''. Il Piano nazionale ''è un'occasione unica per promuovere la crescita, lo sviluppo e anche la riconversione di tante imprese in questo Paese''. Ma ''nulla è gratis, quando si fa debito e deficit dobbiamo pensare al discorso della sostenibilità'' e ''quando si usano le risorse pubbliche lo sforzo per utilizzarle nel modo migliore possibile deve essere sempre massimo''. 

''I prossimi mesi li vedo - dice il ministro dell'Economia - con un governo responsabile, e lo abbiamo sempre ribadito, questo è il termine fondamentale, responsabile anche in termini finanziari per carità, ma che in qualche modo chiede all'Europa di capire il senso della storia che stiamo vivendo. Altrimenti diventa tutto molto più complicato e magari anche autolesionista''. 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.