Dagli yuppies ai 'guppies', ora per gli under 40 è impossibile comprare casa
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Dom, Mag

Dagli yuppies ai 'guppies', ora per gli under 40 è impossibile comprare casa

Economia
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(Adnkronos) - Sono giovani, hanno meno di 40 anni, non possiedono un’abitazione di proprietà e non potranno permettersi di acquistarne una nel corso del prossimo decennio. Sono i 'guppies' (acronimo coniato dall'inglese 'Given Up on Property'), i ragazzi rassegnati al fatto che non saranno mai proprietari di una casa perché

comprarla è un miraggio. Una figura opposta a quella degli 'yuppies', (Young Urban Professional), i giovani professionisti o imprenditori rampanti degli anni '80 e '90, che abbracciavano la comunità economica capitalista. 

Stando un sondaggio realizzato da Zoopla, azienda britannica specializzata nel settore real estate, su 2mila adulti britannici under 40, il 38% (compreso chi arriva a guadagnare anche oltre 60mila sterline all'anno) non comprerà casa nei prossimi 10 anni. Solo uno su 5 (21%) afferma che potrà essere in grado di acquistare un'abitazione mentre il 14% ha in programma di farlo o lo sta facendo. Le ragioni? L'aumento del costo della vita provocato dall'inflazione, l'aumento dei prezzi delle compravendite e l'impennata dei tassi di interesse dei mutui. In Italia la situazione non sembra andare meglio. 

"Dalle nostre ultime analisi e da quello che ci dicono i nostri professionisti sul territorio - spiega all'AdnKronos Fabiana Megliola, responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa - l’aumento dei tassi di interesse ha reso più difficile l’accesso al credito da parte delle fasce più giovani di età, in particolare dal primo semestre 2022 al primo semestre 2023 la percentuale di acquisti realizzati da under 44 è passata da 57,6% a 53,9%. La motivazione si deve ricercare soprattutto nell’aumentato costo dei mutui che ha reso più difficile l’accesso al credito".  

Dalle analisi passate condotte dal Gruppo Tecnocasa, rimarca Megliola, "è sempre emerso anche tra i giovani l’interesse all’acquisto reso possibile soprattutto dall’aiuto economico della famiglia di origine a cui si affiancava il ricorso al credito. Le difficoltà degli ultimi tempi hanno determinato uno spostamento sul mercato della locazione che ha visto un aumento delle richieste ma un’offerta sempre più esigua che ha portato a un aumento dei canoni di locazione”.  

Prendere una casa in affitto da soli o con altre persone, è spesso un'alternativa anche se poco economica. "In Italia c'è una cultura diversa e un'attenzione particolare per l'acquisto della prima casa, che viene visto come un investimento - spiega Antonio Ferrara, ad di Monety, società del Gruppo Gabetti, specializzata in mediazione creditizia -. E' invece un trend anglosassone quello di prendere in locazione la casa con più persone. Sicuramente questo fenomeno sta arrivando anche in Italia ma non è particolarmente rilevante". 

L'ipotesi del governo di estendere le agevolazioni per i mutui riservate a coloro che hanno meno di 36 anni, abbassando allo stesso tempo la soglia del reddito, per Ferrara è un'ottima notizia. "Sicuramente è un incentivo e dimostra che c'è un'attenzione particolare verso gli under 36. I tassi dei mutui sono cresciuti ma anche i costi degli affitti galoppano in maniera importante e quindi quando compri una casa e fai un mutuo a 30 anni hai sempre la possibilità di surrogare e migliorare la tua condizione quando i tassi sono favorevoli". 

Paradossalmente, evidenzia Ferrara, questo è un buon momento per comprare casa "perché per gli acquirenti c'è un'opportunità di commercializzazione più lenta rispetto al recente passato e la possibilità di scontare dei buoni prezzi". Fa eccezione la città di Milano, "dove c'è sempre più un mercato internazionale e poco domestico". Milano, fa notare, "sta prendendo il trend di Londra, dove c'è una carenza di offerta di nuove abitazioni, per cui molte case quando arrivano sul mercato son già bruciate e anche nelle periferie i valori di mercato hanno prezzi insostenibili". 

L'aumento dei tassi di interesse non migliora il quadro: "Lo avevamo previsto e metabolizzato - ammette Ferrara - ma speriamo che non ci sia un ulteriore rincaro a fine anno. In questo momento notiamo un periodo di attesa da parte degli acquirenti, perché c'è l'onda lunga dei tassi che comincia a condizionare il mercato. E' evidente che chi è alla ricerca di una casa e non ha fretta di trovarla sta alla finestra per capire se c'è spazio per poter rinegoziare i costi di alcune abitazioni che stanno monitorando".  

Il 70% delle richieste riguarda l'acquisto della prima casa: "Un trend in crescita sono le surroghe - sottolinea Ferrara - che sono sempre più richieste". Un altro fenomeno importante riguarda la riduzione significativa delle compravendite assistite da mutuo: "Oggi sono 4 su 10 mentre prima una persona su due chiedeva il mutuo ed è un fenomeno legato all'aumento dei tassi di interesse". L’acquisto di un immobile all’asta, infine, non sembra essere una modalità di vendita che ha subito un’impennata. Al contrario, secondo Ferrara nell'ultimo periodo si è registrata una contrazione. (di Federica Mochi) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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