Bonus edilizi: ultima chance per la cessione del credito entro la scadenza del 30 novembre
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Ven, Mag

Bonus edilizi: ultima chance per la cessione del credito entro la scadenza del 30 novembre

Economia
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(Adnkronos) - Ultima chance per la cessione del credito relativa a Superbonus e bonus edilizi: la comunicazione non inviata entro la scadenza del 31 marzo scorso può essere trasmessa entro il 30 novembre 2023. 

Ancora circa due settimane per procedere avvalendosi della remissione in bonis che prevede, però, il

pagamento di una sanzione di 250 euro per ogni comunicazione mancata. 

In altre parole, dovrà essere versato l’importo per ciascun intervento alla base del credito da cedere. 

Nonostante la chiusura delle strade alternative alla detrazione per la fruizione del Superbonus e dei bonus edilizi, c’è ancora qualche porticina aperta per accedere a cessione del credito o sconto in fattura.  

Coloro che non hanno comunicato l’opzione all’Agenzia delle Entrate possono ancora farlo entro la scadenza del 30 novembre, così come previsto dalla legge di conversione del Decreto Cessioni (DL numero 11 del 2023). 

Per le spese sostenute lo scorso anno, ma anche per le rate residue non fruite relative ai costi del 2020 e del 2021, c’è la possibilità di procedere tramite la remissione in bonis. 

Oltre a rispettare i termini previsti, bisogna considerare due aspetti importanti: 

● il ritardo ha un costo: una sanzione di 250 euro per ogni comunicazione tardiva; 

● il cessionario del credito d’imposta, il soggetto che lo riceve, deve rientrare tra quelli qualificati individuati dalla normativa: banche, intermediari finanziari, imprese di assicurazioni autorizzate. 

Nel rispetto della procedura e delle condizioni descritte, oltre che dei requisiti per l’accesso alle agevolazioni, resta ancora possibile cedere i crediti d’imposta relativi a superbonus e bonus edilizi, a patto che non siano state poste già in essere attività di controllo sul diritto a beneficiarne. 

Per avvalersi di questa possibilità, però, è necessario pagare una somma pari a 250 euro per ogni comunicazione non inviata. 

Se sono state svolte diverse tipologie di intervento sarà necessario moltiplicare la sanzione per il numero delle tipologie di lavori agevolabili effettuati. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate nella circolare numero 27/E del 2023. 

In caso di errori sulle somme versate è possibile rimediare, anche in un secondo momento e quindi dopo l’invio delle comunicazioni tardive, pagando la cifra effettivamente dovuta e non un importo unico di 250 euro.  

La scadenza da rispettare, però, anche per i versamenti aggiuntivi è sempre fissata al 30 novembre 2023.  

 

 

 

 

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