Ex Ilva, governo: "Lavoro serrato con Mittal, obiettivo continuità produttiva". Sindacati soddisfatti: "Pronti alla sfida"
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Mar, Mag

Ex Ilva, governo: "Lavoro serrato con Mittal, obiettivo continuità produttiva". Sindacati soddisfatti: "Pronti alla sfida"

Economia
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(Adnkronos) - "Si sta lavorando in modo serrato per definire il confronto con ArcelorMittal e procedere alacremente per individuare il percorso sul futuro dello stabilimento all’interno di un quadro chiaro e definito che ha come primo obiettivo la continuità produttiva dell’azienda". E' quanto ha riferito la delegazione

governativa nell'incontro di oggi 11 gennaio con le organizzazioni sindacali sull'ex Ilva di Taranto, spiega in una nota Palazzo Chigi. Al tavolo oltre al sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano erano presenti i ministri Urso, Calderone, Fitto e Giorgetti in collegamento. Per i sindacati i leader di Fim, Fiom, Uilm, Uglm e Usb.  

"Nel corso dell’incontro il governo ha informato i sindacati in merito all’esito della trattativa di lunedì 8 gennaio con il socio di maggioranza ArcelorMittal. La delegazione governativa - prosegue la nota - ha riferito che i sindacati sono stati nuovamente convocati giovedì prossimo 18 gennaio per illustrare l’esito delle trattative di queste ore. Il Governo ha, inoltre, sottolineato che il metodo che si vuole continuare a portare avanti è quello di un ascolto reale e che saranno ricevute tutte le parti sociali e produttive. È stata infine data massima disponibilità, una volta chiuso il confronto con ArcelorMittal, a far partire presso il ministero del Lavoro un tavolo per approfondire tutti gli aspetti legati all’occupazione e alla sicurezza sul lavoro". 

Meno diplomatica la versione dell'incontro di stasera data dai sindacati, usciti più fiduciosi dal vertice. "Non ci sono più le condizioni per condividere la fiducia e le prospettiva per impegni reciproci con Mittal. L’incontro dell’8 gennaio scorso ha chiarito definitivamente che non è possibile proseguire nella gestione di Acciaierie d’Italia assieme a Mittal", li avrebbe rassicurati il governo secondo quando riporta il leader Fim Roberto Benaglia al termine dell'incontro.  

A questo punto e in queste ore i tecnici di Invitalia e Mittal stanno lavorando su tre focus: il divorzio consensuale che non è scontato ma "è importante per ridurre i pericoli di contenzioso legale nel futuro". La continuità aziendale produttiva che deve essere garantita; e la disponibilità a versare quelle risorse “necessarie al rilancio delle attività delle acciaierie", ha spiegato ancora l’esecutivo. Un programma, riporta ancora Benaglia, che “il governo ci ha assicurato porterà a termine in pochissimi giorni. "I tecnici infatti lavoreranno fino a mercoledì, ultimo giorno utile per trovare una soluzione consensuale e in ogni caso, l’esecutivo", avrebbe garantito che “mercoledì prenderà le decisioni finali”, riassume. 

Una linea che piace ai sindacati. “Siamo di fonte a una situazione ancora difficile e incerta. Abbiamo capito che Acciaierie d’Italia è un mondo finito che non può garantire il futuro di Taranto ma che bisogna anche costruire un mondo nuovo. Noi siamo pronti a giocare questa partita se il governo non solo manterrà fede agli impegni presi ma soprattutto ci risponderà su come si farà una società nuova, con amministratori capaci tutelando soprattutto l’occupazione”, afferma il leader Fim. "Siamo pronti a ripartire e ad accettare una sfida molto difficile, il dialogo continua per ottenere risultati che non sono ancora garantiti ma che vogliamo cominciare a costruire", conclude annunciando per giovedì prossimo un prossimo incontro con il governo "per vedere con quali strumenti societari e operativi poter andare avanti”.  

"Finalmente il governo ha deciso di non tornare indietro e di procedere sulla strada di assumere la gestione dell’azienda. Questo è il punto su cui con i lavoratori abbiamo insistito per salvaguardare il futuro occupazionale dell’azienda e l’ambiente. Oggi il governo ha risposto anche alla nostra richiesta di mettere in sicurezza anche da un punto di vista della salute”,, commenta il leader Fiom Michele De Palma al termine dell’incontro con il governo. 

"È dura ed è complicato, siamo ad un passo dal fatto che il governo si assuma le proprie responsabilità e che lo faccia anche ArcelorMittal, non volendo più investire. Ora però si apre un nuovo tema, la garanzia per il futuro dell’occupazione di tutti i lavoratori. A pagare il prezzo delle scelte sbagliate dei manager non possono essere i lavoratori”, conclude. 

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