Wef, Telpress: social rivelano italiani preoccupati per clima e IA
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Ven, Mag

Wef, Telpress: social rivelano italiani preoccupati per clima e IA

Economia
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(Adnkronos) - Se la gente è preoccupata per la guerra non lo è meno per i cambiamenti climatici e l’intelligenza artificiale. È il dato che emerge dall’analisi delle conversazioni sul web e sui social network sul World Economic Forum 2024 realizzata dall’Osservatorio sui media e la comunicazione di

Telpress Italia. Tra il 15 ed il 19 gennaio, nelle giornate del Forum, sono state raccolte oltre 4.200 mentions, che hanno ottenuto circa 24.14 milioni di impressions tramite la piattaforma MediaScope che consente la rilevazione in tempo reale e la relativa analisi dei dati delle interazioni sul web e sui social network a partire da keyword definite. I dati lavorati dal team di giornalisti, esperti ed analisti dell’agenzia hanno evidenziato una crescente preoccupazione degli italiani su 3 parole chiave: guerra, sia in Ucraina, che in Medio-Oriente, cambiamento climatico e intelligenza artificiale.  

Particolare interesse, oltre ai temi, anche per alcuni esponenti politici che sono stati molto citati, sia sul web che sui social media. Un esempio è il presidente dell’Ucraina Volodomyr Zelensky, citato solo in Italia circa 820 volte nel corso dei cinque giorni del Forum, ma non è il solo con lui anche Putin, Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione Europea, che ha parlato del futuro dell’Europa, ma anche dei possibili rischi globali che correremo nei prossimi anni; il presidente di Israele Herzog, e la sua proposta di una possibile soluzione per i due stati ma anche, al quinto posto il neo presidente argentino Milei.  

Numerose anche le critiche, come emerge dall’analisi del sentiment che risulta per il 45,2% negativo. Tra i temi più criticati c’è la gestione della crisi climatica da parte degli esponenti politici a livello globale. Immancabile il dissenso per l’arrivo a Davos con jet privati altamente inquinanti, ma anche per quanto riguarda alcune affermazioni dei politici che hanno scatenato un forte malcontento.  

Il sentiment è risultato maggiormente negativo sui social che sul web, sintomo del dissenso tra la popolazione italiana verso i “potenti”: mentre sul web “solamente” il 38,8% delle mentions è negativo a fronte del 61,6% positivo, questo numero sale al 67% di mentions negative su Twitter e al 62% su Facebook.  

“La tradizionale rassegna stampa non basta più. Il monitoraggio e l’analisi delle conversazioni social sui principali temi del dibattito pubblico sono diventati strumenti indispensabili per i policy maker e tutti coloro che si interessano di comunicazione e informazione. Le keywords ci consentono di andare in profondità e capire realmente aspettative e timori delle persone”, afferma Margherita D’Innella Capano, general Manager di Telpress.  

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.