Pagliaro (Inca Cgil), 'non è momento semplice per Paese, disagio sociale cresce'
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Mer, Mag

Pagliaro (Inca Cgil), 'non è momento semplice per Paese, disagio sociale cresce'

Economia
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(Adnkronos) - "Siamo di fronte a una situazione non semplice per chi vive la condizione di lavoratore, ma anche di pensionato. E neanche i giovani se la passano bene. Noi abbiamo tanti sensori, con una rete diffusa su tutta la Penisola, che opera ogni giorno attraverso 2.422 collaboratrici e collaboratori, oltre 3mila volontari e quindi la

nostra percezione è quella di un Paese in cui il disagio è in crescita. Il 7,5% degli italiani vive in condizione di povertà assoluta, stiamo parlando di 6 milioni di persone. E le scelte politiche con la decisione di fare cassa con il redito di cittadinanza non aiutano". Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Michele Pagliaro, presidente del patronato Inca Cgil, sulla situazione socio economica del Paese.  

"E' un Paese in cui chi diventa pensionato -ha sottolineato- ha una prospettiva di povertà. E non è un Paese per giovani, con 130mila ragazze e ragazzi che ogni decidono di lasciare questo Paese e spesso stiamo parlando di giovani su cui le rispettive famiglie hanno determinato investimenti e che scelgono l'Europa", ha continuato.  

Secondo Pagliaro, questo "è un elemento che va corretto subito visto che abbiamo già il problema dell'invecchiamento e della natalità, oltre che quello dei tanti posti di lavoro che restano scoperti perché non ci sono i profili". "E collegato a questo è il problema dell'emigrazione che secondo noi potrebbe essere gestito per venire incontro a questo problema e invece viene gestito in modo assurdo", ha aggiunto.  

"Si parla oggi di autonomia differenziata ma noi registriamo una condizione in cui il 60% del territorio italiano, e che coinvolge qualcosa come il 23% della popolazione, è un territorio fragile, in cui mancano anche i presidi di tipo istituzionale. Per noi, per il nostro sistema, che è un sistema di prossimità, l'elemento del territorio, del presidio, è un elemento che qualifica la nostra azione". ha concluso. 

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