Giochi, Frosini (Igt): "Riordino occasione da non perdere per intesta Stato-Enti locali"
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Dom, Mag

Giochi, Frosini (Igt): "Riordino occasione da non perdere per intesta Stato-Enti locali"

Economia
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(Adnkronos) - Dal valore della rete fisica all’atteso riordino del gioco pubblico, dal rapporto politica-gioco al divieto di pubblicità, dalla scelta di puntare solo su Lotto e Gratta e Vinci all’importanza del mix fra tradizione e innovazione passando per l’incognita del Metaverso: tanti i temi trattati, in

un’esclusiva intervista rilasciata al direttore di Agimeg Fabio Felici, da Giuliano Frosini, Senior Vice President Institutional Relations, Public Affairs and Media Communication di Igt. 

Proprio riguardo al tema del riordino del gioco pubblico, in discussione in questi giorni in Parlamento, Frosini ha dichiarato: “Credo che finora il riordino non si sia fatto per evitare un contrasto tra le istituzioni sul modello distributivo, che resta il cuore del riordino. Adesso è il momento di fare, non di provare. E’ il momento di fare perché ci sono condizioni piuttosto favorevoli per un’intesa tra Stato ed Enti Locali: una di queste è che il Governo, quindi la politica, è più forte. Inoltre, negli uffici di diretta collaborazione dei ministri, c’è un gruppo di esperti che ha una conoscenza storica di queste questioni". 

“E infine – ha proseguito Frosini a proposito della riforma del settore dei giochi - c’è anche un’industria più matura, cioè pronta a cogliere queste novità e ad utilizzarle anche in una chiave di investimenti sostenibili. Ho sempre affermato un principio e lo ribadisco anche in questa occasione. Non si può non partire dalla riaffermazione della riserva statale e del modello concessorio. 

Il Senior Vice President Institutional Relations, Public Affairs and Media Communication di Igt si è poi soffermato sulle problematiche del settore: “Credo che finora sia mancata un po’ di propensione alla rappresentanza unitaria dei propri interessi, cosa che non guasterebbe. Più questi modelli di rappresentanza sono qualificati, infatti, e più le istituzioni e gli interlocutori politici si sentono a proprio agio nell’affrontare le questioni con le cosiddette terze parti. Si cominci quindi a denuclearizzare il comparto, a trattarlo con la dignità industriale che esso invoca e sono sicuro che l’occasione non andrà perduta”. 

Altro argomento caldo, il divieto di pubblicità dei giochi: “La comunicazione, appropriata e disciplinata, è esiziale per dare un tratto contraddistintivo all’offerta legale. Faccio un esempio: torna ciclicamente la questione della discussione sulle sponsorizzazioni sportive. Il mondo dello sport rivendica un pedaggio sulle scommesse, visto che il mercato si sostiene su un catalogo di eventi che effettivamente con lo sport hanno a che fare. Allora proprio nell’ambito del riordino si può ripensare complessivamente il profilo della fiscalità e destinare una quota a progetti sociali, sport compreso”. 

“La comunicazione, le sponsorizzazioni, anche sportive, possono svolgere un ruolo importante, a patto che per accontentare tutti non si ricorra sempre a nuove tasse che poi, proprio perché sono aggiuntive, non accontentano nessuno. Il tempo della riammissione è maturo, però, a mio giudizio, ciò deve avvenire in un contesto generale di rivalutazione del comparto, non in una mera logica di raccolta di risorse”. 

Infine un pensiero sulle tendenze del presente e del futuro, su tutte il Metaverso: “Prima di tutto va detto che oggi il Metaverso, in quanto tale, forse rappresenta più una pericolosa incognita per sé stesso. Se parliamo di gioco legale, è necessario studiare il fenomeno, fare in modo che l’esperienza di gioco abbia le stesse garanzie che ha assicurate un consumatore che si reca in tabaccheria a giocare un ambo sulla ruota di Roma. Anche qui penso ad un sistema concessorio: il fatto di indossare un casco da realtà virtuale non autorizza nessuno ad esporre l’utente ad un bombardamento di offerte magari non legali”. 

“Ma non sono preoccupato: anche qui c’è un presidio del regolatore pubblico che studia i fenomeni con le diramazioni dei suoi team di cybersicurezza. E poi c’è un attore vigile che è una eccellenza italiana, Sogei, il cui ruolo forse è poco conosciuto, ma è pur sempre un’eccellenza”, ha concluso Giuliano Frosini. 

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