Trump arrivato al tribunale di Manhattan
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Sab, Mag

Trump arrivato al tribunale di Manhattan

Esteri
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(Adnkronos) - Donald Trump è arrivato al tribunale di Manhattan. Poco dopo le 13 ora locale, le 19 in Italia, l'ex presidente Usa ha lasciato la Trump Tower, dove ha passato la notte dopo essere arrivato dalla Florida, per recarsi al tribunale di New York per l'udienza per l'incriminazione nel caso Stormy Daniels. Scortato dagli agenti

del Secret Service, l'ex presidente è entrato in una berlina nera, con al seguito un lungo corteo che sta attraversando le strade di Manhattan, dove il traffico è stato bloccato. 

Fonti informate raccontano ad Abcnews che Trump ha atteso il momento di consegnarsi alle autorità "di buon umore" e "relativamente eccitato". E sottolineano che l'ex presidente "non è arrabbiato" ma ha ormai metabolizzato l'idea che sia arrivato il giorno della sua incriminazione. Le stesse fonti spiegano che Trump intende prendere direttamente la parola in aula per dichiararsi innocente, senza affidarsi ai suoi avvocati. Finora il suo team legale non ha visto l'incriminazione che gli verrà consegnata solo qualche minuto prima dell'inizio dell'udienza.  

LA MAIL AI FINANZIATORI - "Un giorno tragico" per gli Stati Uniti. Trump ha continuato a incitare i suoi sostenitori a poche ore dall'udienza a New York. Riferisce la Nbc che l'ex presidente degli Stati Uniti, in una mail inviata ai finanziatori, scrive: "Oggi piangiamo la fine della giustizia in America. Oggi è il giorno in cui un partito politico al potere ARRESTA il suo principale avversario per non aver commesso alcun reato". 

Trump prosegue: "Il nostro movimento ha superato così tanto. E non c'è dubbio nella mia mente che prevarremo ancora una volta e conquisteremo la Casa Bianca nel 2024". La mail contiene un link per procedere alle donazioni alla sua campagna, chiedendo finanziamenti tra i 24 ed i mille dollari. 

"Un giorno tragico per la nostra repubblica", scrive Trump nella mail definita "l'ultima prima del mio arresto" in "un tribunale illegale". L'ex presidente chiede di "contribuire a salvare l'America", e per questo allega un link per la raccolta di fondi, ed esprime la preoccupazione che gli Stati Uniti stiano diventando un "Paese del Terzo Mondo marxista". 

L'ex presidente, con un post sul suo social Truth, chiede quindi di spostare il caso da Manhattan a Staten Island, "che sarebbe una sede molto equa e sicura per il processo". Il processo e l'eventuale scelta della giuria andranno in scena "in una sede molto ingiusta, dove in alcune aree vota repubblicano appena l'un per cento della popolazione". Staten Island è l'unico borough newyorkese dove Trump ha vinto sia nel 2016 che nel 2020. 

Nel suo post, l'ex presidente si scaglia poi contro il giudice Juan Merchan definendolo "un giudice grandemente di parte". "E' stato disastrosamente ingiusto nel precedente caso collegato a Trump - aggiunge riferendosi ad una sua recente sentenza di condanna della Trump Organization per frode fiscale - ha istruito in modo orribile la giuria ed è impossibile avere a che fare con lui in questa caccia alle streghe". 

 

 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.