Nagorno-Karabakh, raggiunto cessate il fuoco. Separatisti armeni depongono armi
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Sab, Apr

Nagorno-Karabakh, raggiunto cessate il fuoco. Separatisti armeni depongono armi

Esteri
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(Adnkronos) - Raggiunto il cessate il fuoco in Nagorno-Karabakh dove i separatisti armeni hanno annunciato che deporranno le armi. L'Azerbaigian ha reso noto che è stato raggiunto un accordo per sospendere l'operazione militare, da Baku

definita di "misure antiterrorismo", in Nagorno-Karabakh. Lo riporta la Tass citando il ministero della Difesa dell'Azerbaigian, secondo il quale l'accordo è entrato in vigore oggi alle 12 ore di Mosca. 

"Il Ministero della Difesa della Repubblica dell'Azerbaigian riferisce che, tenendo conto dell'appello dei rappresentanti degli armeni residenti nel Karabakh, ricevuto tramite il contingente russo di mantenimento della pace, è stato raggiunto un accordo per sospendere le misure antiterroristiche locali", si legge nel comunicato della Difesa di Baku.  

Come parte degli accordi raggiunti, “i gruppi illegali consegneranno tutte le armi e le attrezzature pesanti”, si legge ancora nel comunicato, secondo quanto riferisce Ria Novosti, precisando che dopo aver lanciato l'operazione ieri l'esercito azero ha preso il controllo di oltre 90 posizioni militari armene. 

L'amministrazione presidenziale azera ha annunciato per domani un incontro con i rappresentanti degli armeni del Karabakh "per discutere le questioni del reinserimento in base alla Costituzione e alle leggi della Repubblica dell’Azerbaigian". 

Le autorità separatiste armene del Nagorno-Karabakh hanno annunciato oggi che deporranno le armi nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco raggiunto con l'Azerbaigian con la mediazione delle forze di mantenimento della pace russe. 

In un appello rivolto alla popolazione della regione separatista la notte scorsa dalla presidenza azera era stato detto che "le forze armate illegali armene devono issare bandiera bianca, consegnare tutte le armi e il regime illegale deve dissolversi. Altrimenti le operazioni antiterrorismo continueranno fino alla fine". 

Questa mattina le autorità del Nagorno-Karabakh hanno reso noto che "è stato raggiunto un accordo sul ritiro delle unità e dei militari rimasti delle forze armate armene e sulla dissoluzione e disarmo completo delle formazioni armate dell'Esercito di difesa del Nagorno-Karabakh". 

Secondo l'Armenia, almeno 32 persone sono rimaste uccise e oltre 200 ferite nella giornata di ieri dopo l'avvio dell'operazione militare da parte dell'Azerbaigian nella regione separatista. 

Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha detto che l'Armenia "non ha partecipato alle discussioni" tra l'Azerbaigian e le autorità del Nagorno-Karabakh che hanno portato oggi all'accordo per il cessate il fuoco. "Prendiamo atto di quanto accaduto e continueremo a monitorare gli sviluppi", ha dichiarato il premier, in un messaggio al popolo armeno ripreso dalla Tass,  

Pashinyan ha inoltre espresso la speranza che dopo il cessate il fuoco le forze di pace russe proteggano la popolazione del Nagorno: "Si presume che se le forze di pace hanno fatto una proposta del genere - ha detto riferendosi all'accordo che prevede che i separatisti armeni depongano le armi - ciò significa che hanno accettato pienamente e senza riserve la piena responsabilità di provvedere agli armeni del Nagorno-Karabakh, garantendo tutte le condizioni per i loro diritti".  

 

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