Nagorno, direttore Caritas Armenia: "Numero sfollati salito a 19mila, serve aiuto Ue"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
04
Sab, Mag

Nagorno, direttore Caritas Armenia: "Numero sfollati salito a 19mila, serve aiuto Ue"

Esteri
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - "Abbiamo appena ricevuto la notizia che il numero degli sfollati è salito a 19mila. Queste persone arrivano con problemi psicologici, soffrono di depressione, non hanno vestiti, non hanno niente con loro". Gagik Tarasyan

è il direttore della Caritas armena e racconta all'Adnkronos da Gyumri - la seconda città dell'Armenia dove si trova la sede principale dell'organizzazione che presiede - la fuga degli armeni dal Nagorno-Karabakh dopo "l'operazione antiterrorismo" iniziata il 19 settembre dall'Azerbaigian. 

"Certamente" per fronteggiare quest'emergenza, che cresce di ora in ora, "avremmo bisogno dell'aiuto dell'Europa", dichiara Tarasyan, che in queste ore sta lavorando a un 'concept note' da sottomettere alle Caritas internazionali e agli altri partner per chiedere "soprattutto cibo, ma non solo". 

Al lavoro insieme a più di 20 persone mobilitate per la crisi degli sfollati, il direttore elenca le loro necessità più urgenti. "Ripari per la notte, cibo, supporto medico e sostegno psico-sociale", spiega, precisando che le persone in fuga dal Karabakh hanno bisogno di beni essenziali come pacchi di cibo con pasta, riso, latte, zucchero, patate, carne in scatola e kit igienici. 

La Caritas armena denuncia quindi che durante le cosiddette "attività antiterrorismo" le forze armate azere hanno preso di mira anche edifici residenziali, case e civili. L'Azerbaigian ha affermato che avrebbe evacuato anche la popolazione armena proveniente da "aree pericolose" che hanno innescato timori immediati di "pulizia etnica", aggiunge Tarasyan, rimarcando che il governo di Erevan si è impegnato a fornire alloggio ai rifugiati in arrivo che "non hanno un luogo di residenza predeterminato" in Armenia. 

L'esodo ha causato un enorme ingorgo sulla strada che collega l'Armenia al Nagorno Karabakh. Le autorità di Stepanakert, nome armeno del capoluogo della regione contesa, hanno esortato la restante popolazione, composta da oltre 100mila abitanti, a sospendere per il momento le partenze per consentire loro di evacuare prima i feriti e gli sfollati causati dall'offensiva azera. Una dichiarazione rilasciata questa mattina sottolinea che "tutti i cittadini che desiderano trasferirsi dall'Artsakh all'Armenia avranno questa opportunità". 

 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.