Israele risponde a missili lanciati dal Libano. 1200 morti in attacco Hamas
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Mar, Mag

Israele risponde a missili lanciati dal Libano. 1200 morti in attacco Hamas

Esteri
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(Adnkronos) - Dopo diverse ore è ripreso oggi il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza contro il sud di Israele. Lo riferisce il Times of Israel secondo cui è stato colpito almeno un edificio in una zona residenziale di Sderot. Il

servizio di soccorso Magen David Adom hanno fatto sapere che non si registrano feriti. Secondo il sito di notizie Ynet razzi sono stati lanciati da Hamas, che controlla la Striscia, anche contro altre comunità a ridosso del confine. 

Le forze israeliane confermano inoltre di aver rilevato il lancio di un missile anticarro contro una postazione militare vicina al confine con il Libano. "Un missile anticarro è stato lanciato dal Libano in direzione di una postazione militare adiacente al villaggio di Arab Al-Aramshe sulla Linea Blu (la linea di demarcazione tra il confine di Israele e Libano)", fanno sapere sul social. Le Idf stanno "attaccando il territorio libanese" in risposta. 

Secondo i media libanesi, Israele ha "bombardato" i villaggi di Dhayra e Yarine, vicini al confine, dopo il lancio dal Libano di due missili guidati contro obiettivi militari nel nord di Israele. Hezbollah, riportano anche i media israeliani, parla di un attacco in risposta all'uccisione di tre suoi miliziani in operazioni effettuate lunedì da Israele. 

Il movimento sciita libanese Hezbollah ha poi confermato di aver attaccato una postazione israeliana nel nord di Israele. Lo riportano i media libanesi. 

E' intanto salito ad almeno 1.200 morti e oltre 2.700 feriti il bilancio delle vittime in Israele dell'attacco lanciato sabato scorso da Hamas. Lo ha confermato il portavoce delle forze israeliane (Idf), Jonathan Conricus, parlando di un bilancio "impressionante" e "inimmaginabile". La "stragrande maggioranza" delle vittime erano civili, ha sottolineato. "Purtroppo - ha aggiunto - qualcosa mi dice che questi numeri non sono definitivi". 

L'Esercito israeliano ha diffuso intanto i nomi di altri 14 soldati uccisi in scontri con Hamas, dopo l'attacco di sabato scorso in Israele, e sale così a 170 il numero dei caduti fra i militari, riferisce Times of Israel.  

E' salito ad almeno 950 morti il bilancio nella Striscia di Gaza dopo le operazioni israeliane seguite all'attacco di Hamas. I feriti sono 5.000. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera sulla base delle notizie diffuse dal ministero della Salute di Gaza, enclave palestinese controllata da Hamas. Almeno 260 i bambini rimasti uccisi finora.  

Decine di jet dell'Aeronautica israeliana hanno intanto colpito "oltre 200 obiettivi" nella zona di Al-Furqan, area di Gaza da cui "Hamas pianifica ed esegue i suoi attacchi". Lo hanno confermato sul social X le forze israeliane (Idf) nell'ambito delle operazioni seguite all'attacco di sabato scorso. "Si tratta - si legge - del terzo contrattacco nell'area nelle ultime 24 ore". In totale, hanno precisato, sono stati colpiti 450 obiettivi. L'Idf conferma quindi di aver colpito oltre 80 siti a Beit Hanoun, nel nord della Striscia. Nell'operazione sono stati impegnati decine di jet. Tra gli obiettivi, due banche utilizzate da Hamas e un tunnel. 

Le forze israeliane hanno fatto sapere inoltre di aver colpito una serie di "obiettivi navali" di Hamas nella Striscia di Gaza e di aver "ucciso un sub" di Hamas che avrebbe tentato di infiltrarsi via mare in territorio israeliano. Sono stati colpiti, hanno precisato le Idf sul social X, i moli di Khan Younis e Gaza City usati da Hamas "nel tentativo di sferrare attacchi" contro Israele. 

Le forze israeliane affermano quindi di aver colpito le "capacità di rilevamento aereo" di Hamas a Gaza e di aver "distrutto" in attacchi aerei un sistema di monitoraggio "avanzato" sviluppato da Hamas e usato dal gruppo per "rilevare la presenza di aerei sulla Striscia di Gaza".  

Secondo i militari israeliani, come si legge sul social X, il gruppo aveva una rete di telecamere nascoste per tracciare e monitorare la presenza di velivoli israeliani. "Ieri - hanno riferito stamani - l'Aeronautica ha colpito tutti i siti della rete e distrutto la capacità di Hamas di avere un quadro accurato dei cieli e i loro tentativi di colpire velivoli militari israeliani". 

Jet israeliani hanno poi bombardato l'Università islamica di Gaza, struttura di Gaza City che secondo i militari israeliani "funge da centro di formazione per ingegneri di Hamas". Secondo le Idf si tratta di "un centro importante di potere politico e militare" per Hamas e di un istituto di "formazione per lo sviluppo e la produzione di armi". 

Nei raid aerei israeliani che nella notte hanno colpito Gaza sarebbe stata centrata anche la casa a Khan Younis di parenti di Mohammad Deif, comandante militare di Hamas. Lo riporta il Times of Israel sulla base di notizie circolate nei media locali che citano fonti palestinesi secondo cui jet israeliani avrebbero colpito la casa del padre di Deif, uccidendo il fratello di quest'ultimo, suo figlio e la nipote del fratello. Secondo al-Mayadeen, canale legato agli Hezbollah libanesi, nella casa di Khan Younis c'erano diversi parenti, che sarebbero rimasti intrappolati sotto le macerie. 

Nato a Khan Younis più o meno 60 anni fa, Deif è il 'fantasma' di Gaza. Pochissimi hanno contatti diretti con lui e ci sono dubbi persino sulla sua reale identità. L'ultima sua foto risale al 2001, quando fu rilasciato da un carcere dell'Anp. Negli ultimi 20 anni è sopravvissuto a diversi tentativi israeliani di assassinarlo. 

E' arrivato intanto nelle scorse ore dagli Usa in Israele un cargo con equipaggiamento militare. Il Jerusalem Post precisa che si tratta di attrezzatura acquistata da Israele. Le forze israeliane hanno fatto sapere che si tratta del "primo aereo" carico di "armamenti Usa", arrivato ieri sera nella base aerea di Nevatim, nel sud di Israele. 

L'unica centrale elettrica di Gaza ha ancora a disposizione solo 300.000 litri di gasolio, sufficienti per farla funzionare per 10-12 ore, ha detto intanto il capo dell'Autorità per l'energia di Gaza, secondo quanto riportato dal Jerusalem Post. 

Dopo l'attacco di sabato in Israele di Hamas (che controlla la Striscia), il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha annunciato lunedì "un assedio totale" all'enclave palestinese, interrompendo la fornitura di gas, acqua e carburante.  

Sarebbero almeno sette i giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza da quando Hamas ha lanciato il suo attacco contro Israele. Lo riferiscono gruppi per la libertà di stampa, secondo cui questo numero potrebbe aumentare ulteriormente nei prossimi giorni. Israele continua a effettuare attacchi contro Hamas, mentre il gruppo terroristico continua a condurre la sua offensiva contro lo Stato ebraico. 

Lo spargimento di sangue - scrive la Cnn - sottolinea il rischio reale che i giornalisti corrono mentre riferiscono da zone di conflitto, raccogliendo informazioni in circostanze straordinariamente difficili per tenere il mondo informato e ritenere le autorità responsabili di ciò che accade sul campo. 

"Hamas pagherà" per la strage a Kfar Aza, assicurano le forze israeliane dopo l'orrore in questa comunità rurale vicina al confine israeliano con la Striscia di Gaza dove sono state terribilmente uccise decine di persone, anche neonati. "Questo è il kibbutz di Kfar Aza - si legge in un post delle Idf sul social X con un'immagine dall'area - Sullo sfondo c'è Gaza City. Sabato mattina i terroristi di Hamas attaccato dai campi. Alcuni sono arrivati con il parapendio. I terroristi sono andati casa per casa, massacrando bambini, madri, padri nei loro letti. Hamas pagherà per questo crimine". 

"Mi dispiace ma è ancora troppo presto per dire qualcosa: non abbiamo ancora nemmeno informazioni precise sui nomi delle persone che sono in ostaggio, sappiamo che sono moltissime persone, donne, bambini, anziani, tenuti da Hamas dopo essere stati rapiti dalle loro case. Adesso la nostra aspettativa è che vengano rilasciati immediatamente e che venga loro consentito di tornare alle loro case". A parlare degli ostaggi in mano a Hamas è stato l'ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar, intervenendo a SkyTg24. "Non abbiamo ancora informazioni precise neanche sui numeri", ha spiegato, parlando di "numeri molto elevati, più di cento persone, quante esattamente non lo appiamo ancora". 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.