(Adnkronos) - "La vita di Julian Assange, la democrazia e la sovranità australiane saranno distrutte se verrà estradato". Mentre il primo ministro australiano Anthony Albanese si prepara a recarsi negli Stati Uniti il
23 ottobre per incontrare il presidente Biden, la richiesta contenuta in questa petizione di fermare la sua estradizione e di liberare Assange non è mai stata così urgente". Così l'appello dei sostenitori australiani del fondatore di WikiLeaks su Change.org, "Free Julian Assange, before it's too late. Sign to STOP the USA Extradition".
Entro il 23 ottobre 2023, "l’editore e giornalista avrà trascorso 4 anni, 6 mesi e 12 giorni, ossia 1656 giorni nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh. La sua famiglia teme di perderlo per sempre se verrà estradato negli Stati Uniti. Il tempo sta scadendo per garantirgli la libertà, poiché la sua salute peggiora e l’Alta Corte del Regno Unito è a breve pronta a decidere se ascoltare un ultimo appello di Assange, una decisione prevista per ottobre".
In tutto il mondo si sta sviluppando "uno slancio che chiede in primo luogo la fine della persecuzione e in secondo luogo della detenzione arbitraria di Assange - conclude la petizione - Il primo ministro australiano, Anthony Albanese, ha firmato questa petizione il 23 maggio 2022 ed è il firmatario n. 710.753 di quelle che ora sono più di 780mila firme".