Israele, attacco a Gaza: come sarà offensiva contro Hamas, il piano
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06
Lun, Mag

Israele, attacco a Gaza: come sarà offensiva contro Hamas, il piano

Esteri
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(Adnkronos) - Israele ordina l'evacuazione di oltre 1 milione di civili da Gaza City in vista dell''offensiva finale'. Le manovre delle forze armate, dopo l'attacco di Hamas di sabato 7 ottobre, vanno avanti da giorni e si avvicina il momento

dell'operazione di terra, preannunciata nei giorni scorsi dal ministro della Difesa, Yoav Gallant. 

Il premier Benjamin Netanyahu ha consultato ripetutamente il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e nelle ultime 24 ore ha ricevuto il segretario di Stato americano, Antony Blinken. Washington, che ha già iniziato a inviare aiuti militari supplementari a Israele, è stata sinora informata passo dopo passo sulla strategia e sulle operazioni. 

 

Dopo l'attacco di Hamas, Israele ha richiamato circa 300.000 riservisti avviando parallelamente l'assedio alla Striscia di Gaza: tank e mezzi mobilitati, raid quotidiani da quasi una settimana, con circa 6000 bombe in 6 giorni sul territorio in cui mancano acqua e luce. 

I morti nella Striscia sono oltre 1500, gli sfollati superano le 400mila unità secondo i dati diffusi nelle ultime ore dall'Ocha (Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli Affari umanitari): gli sfollati interni sono "oltre 423.000", con "aumento del 25% in 24 ore", e circa due terzi hanno trovato riparo in scuole gestite dall'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi. Negli ultimi giorni, il valico di Rafah - con l'Egitto - non ha avuto un impatto sulla situazione anche se, tra news contrastanti, è rimasto aperto. L'ipotesi di creare corridoi umanitari verso nord non si è mai concretizzata. 

L'ordine di evacuazione da Gaza City dovrebbe ridurre le vittime civili nell'imminente offensiva di terra. In Israele i militari "attendono" il via libera del governo. L'Esercito "aspetta di vedere cosa deciderà la leadership politica", ha detto un portavoce militare, Richard Hecht. "Ci stiamo preparando per una operazione di terra se ci sarà una decisione in tal senso - ha aggiunto - I soldati si preparano per le prossime fasi della guerra". 

Le parole del ministro Gallant, nei giorni scorsi, sono state eloquenti. "Verrà cambiata la realtà" della Striscia di Gaza, dove si vedrà "il prezzo che sarà pagato" per i crimini commessi da Hamas contro la popolazione israeliana. ''Hamas voleva un cambiamento a Gaza, che cambierà di 180 gradi rispetto a quanto pensava. Hamas si pentirà, Gaza non tornerà più quella di prima. Chiunque venga a decapitare, uccidere donne, sopravvissuti all'Olocausto, lo elimineremo con tutte le nostre forze e senza compromessi", ha detto Galant. 

 

L'operazione, secondo i media israeliani, non avrà minimamente le caratteristiche di un blitz ma sarà con ogni probabilità una campagna capillare, che potrebbe durare mesi e che dovrebbe iniziare con l'avanzata da Nord. L'obiettivo dichiarato è sradicare Hamas dalla Striscia e per completare la missione è necessario confrontarsi con la realtà logistica di Gaza, un labirinto di edifici sotto cui si sviluppa una rete di tunnel, bunker, ramificazioni. Hamas, d'altra parte, all'interno della Striscia sarebbe solo uno dei nemici. 

Sono presenti altre formazioni, a cominciare dalla jihad islamica, che non hanno risorse e armi paragonabili a quelle di Hamas ma possono opporre una resistenza rilevante. I raid israeliani hanno danneggiato gli apparati che favorivano la comunicazione interna e il controllo del territorio, da parte di Hamas, sarebbe diventato più problematico. Diventerebbe più difficile, per i miliziani, gestire azioni in maniera perfettamente coordinata. D'altra parte, se l'attacco compiuto lo scorso 7 ottobre contro Israele è stato pianificato per 2 anni, è scontato che anche le operazioni difensive per contrastare una prevedibile risposta israeliana siano state programmate in maniera minuziosa. 

A complicare il quadro, anche la presenza degli ostaggi che Hamas ha catturato durante i raid di una settimana fa. Si tratta di 130-150 persone di diversa nazionalità. 

 

 

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