Israele prepara nuova fase contro Hamas: "Raid su Gaza a ritmo senza precedenti"
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Dom, Mag

Israele prepara nuova fase contro Hamas: "Raid su Gaza a ritmo senza precedenti"

Esteri
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(Adnkronos) - L'Aviazione israeliana, con i raid aerei contro la Striscia di Gaza controllata da Hamas, opera "a un ritmo che non si vedeva da decenni". Si è espresso così il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari,

aggiungendo - come riporta Haaretz - che l'Esercito si prepara alle prossime fasi della risposta dopo l'attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele. 

Le Forze della Difesa israeliane (Idf) hanno intanto colpito nella notte oltre cento obiettivi di Hamas nella Striscia e ucciso un miliziano che faceva parte delle forze navali del gruppo e che lo scorso 7 ottobre ha partecipato all'attacco contro Israele. Lo riferiscono le Idf in una nota condivisa in un tweet.  

''Durante la notte, aerei da combattimento hanno attaccato oltre un centinaio di obiettivi operativi delle organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza, distruggendo pozzi, tunnel, depositi di munizioni e decine di quartier generali operativi'', si legge nel tweet. ''Durante gli attacchi, l'Idf e lo Shin Bet hanno eliminato un terrorista che era nella forza navale dell'organizzazione terroristica Hamas'', prosegue il post. Si tratta di Amjad Majed Muhammad Abu Odeh che ''ha preso parte al massacro di civili israeliani nel sud di Israele'', afferma l'Idf, spiegando di aver ''neutralizzato una squadra terroristica dell'aeronautica dell'organizzazione terroristica che prevedeva di lanciare missili contro un jet" israeliano. 

Inoltre ''sono stati distrutti armi e beni dei terroristi che si trovavano nella moschea del quartiere di Jabaliya che veniva usata come punto di osservazione per i terroristi di Hamas''. 

Le forze israeliane confermano inoltre di aver colpito nelle scorse ore diversi obiettivi militari di Hezbollah nel sud del Libano "in risposta" agli attacchi con razzi e missili di ieri contro il nord di Israele. Lo riferiscono i media israeliani, mentre si teme un allargamento del conflitto dopo l'attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele. Le stesse Idf rendono noto di aver effettuato anche un raid con un drone in cui è stato ucciso un "terrorista in territorio libanese". Su questa operazione non vengono forniti dettagli. 

I militari israeliani affermano inoltre di essere pronti alla difesa in caso di attacchi da parte degli Houthi dello Yemen (miliziani sostenuti dall'Iran), dopo che un cacciatorpediniere Usa nel Mar Rosso settentrionale ha intercettato e abbattuto tre missili da crociera e diversi droni lanciati dallo Yemen, apparentemente in ​​direzione di Israele. "Questo dimostra le capacità di difesa degli Usa e la loro abilità nel costruire un quadro della regione", ha detto il portavoce Idf Hagari, sottolineando il contatto stretto che esiste tra le Idf e il Centcom. "Israele ha tra le difese aeree migliori al mondo - ha aggiunto nelle dichiarazioni riportate dal Times of Israel - ed è pronto ad affrontare minacce come queste". 

Resterà chiuso intanto il valico di Rafah tra l'Egitto e la Striscia di Gaza, che oggi sarebbe dovuto essere riaperto per il passaggio degli aiuti umanitari alla popolazione dell'enclave palestinese. Lo riferisce la Cnn citando fonti americane ben informate e secondo le quali la situazione al confine resta ''instabile''. Sono una ventina i camion con aiuti umanitari che oggi sarebbero dovuti entrare nella Striscia di Gaza, ma "non scommetterei soldi sui camion che transiteranno domani", ha detto una fonte citata dalla Cnn. 

"Ci sono problemi organizzativi'' per l'apertura del valico di Rafah e ''mi auguro che tutti insieme si possa lavorare per far uscire anche i nostri 12-15 italiani che sono nella Striscia di Gaza. Potrebbero passare attraverso il valico di Rafah insieme ad altri occidentali e far contemporaneamente arrivare alla popolazione civile gli aiuti umanitari", ha intanto dichiarato a Tunisi il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.  

''Vediamo quali saranno i tempi" per l'apertura del valico, ha sottolineato il ministro, spiegando che ''serve un accordo tra israeliani ed egiziani per far arrivare gli aiuti umanitari''. 

L'Organizzazione mondiale della sanità auspica che "il valico di Rafah venga aperto oggi. Ulteriori ritardi si tradurranno in più sofferenze e più morti", ha sottolineato intanto il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ribadendo l'appello su X. "Tutti noi dell'Oms siamo rimasti scioccati, sconvolti e rattristati dal conflitto in Israele e Gaza. Continuiamo a chiedere di poter far arrivare le fornire forniture salvavita". 

Dopo una pausa di 11 ore, sono tornate a suonare le sirene di allarme per il lancio di razzi nelle località israeliane vicine alla Striscia di Gaza. Lo riferiscono i media israeliani. Il Times of Israel precisa che l'allerta è scattata nelle zone di Mefalsim e Nir Am, già evacuate per motivi di sicurezza. 

Le autorità israeliane hanno deciso di evacuare la città di Kiryat Shmona, che si trova a soli due chilometri dal confine con il Libano. Lo ha annunciato il ministero della Difesa israeliano. Sono circa 20mila gli abitanti di Kiryat Shmona. La loro evacuazione è stata decisa per l'aumentata instabilità al confine con il Libano e a causa del lancio di razzi provenienti da Hezbollah dopo che Hamas ha attaccato Israele lo scorso 7 ottobre. 

Due razzi hanno quindi colpito la città israeliana di Sderot a un chilometro dalla Striscia di Gaza, rende noto Haaretz. Non ci sono state vittime. 

Il ministro della Sanità palestinese Mai al-Kaila ha dichiarato che 17 persone sono state uccise in un attacco contro un complesso che ospitava una chiesa ortodossa a Gaza. 

In precedenza, il ministro dell'Informazione di Hamas a Gaza aveva dichiarato che Israele aveva colpito la chiesa e che decine di famiglie cristiane e musulmane che avevano abbandonato le loro case si erano rifugiate lì. 

Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas ha rifiutato una telefonata dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden quando questi era in Israele mercoledì. Lo riferisce l'emittente televisiva israeliana Kan citando a condizione di anonimato una fonte palestinese di Ramallah. I funzionari dell'Amministrazione Biden hanno cercato di organizzare un colloquio telefonico tra i due leader, ma Abbas ha respinto la richiesta, afferma la fonte citata da Kan. 

Il primo ministro britannico Rishi Sunak si recherà oggi in Egitto per incontrare il suo omologo e per sottolineare la necessità di ''prevenire una escalation'' del conflitto israelo-palestinese nella regione. Lo annuncia Downing Street in una nota. Ieri Sunak è stato in Israele e poi in Arabia Saudita. 

"In tutte queste conversazioni il primo ministro ha sottolineato l'imperativo di evitare un'escalation regionale e di prevenire ulteriori inutili perdite di vite civili", ha aggiunto Downing Street. 

Sarebbe intanto finita nel mirino di un attacco la base militare che ospita forze e consiglieri Usa nei pressi dell'aeroporto internazionale della capitale irachena Baghdad. Secondo fonti della sicurezza citate dal sito di notizie iracheno Shafaq sono stati lanciati due razzi, uno dei quali sarebbe caduto nei pressi della base, mentre il secondo è stato intercettato dal sistema di difesa aerea C-Ram. 

 

Gli Stati Uniti traggono vantaggio dalle guerre in Ucraina e in Medioriente e il fatto che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden abbia parlato di ''investimento'' per la sicurezza degli americani lo dimostra. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova su Telegram, commentando il passaggio del discorso alla nazione di Biden in cui definisce gli aiuti a Israele e all'Ucraina ''un investimento intelligente per la sicurezza di generazioni di americani''. 

Zakharova ha affermato che ''la chiamano 'lotta per la libertà e la democrazia''', ma ''ora si scopre che sono solo calcoli. E' sempre stato così, hanno semplicemente ingannato il mondo usando valori che Washington non ha mai difeso veramente". La portavoce del ministero degli Esteri russo afferma che si tratta quindi ''solo di affari" e ''le guerre sono state tradizionalmente 'investimenti intelligenti' per gli Stati Uniti poiché non hanno avuto luogo sul suolo americano e non si preoccupano dei costi sostenuti da altri". 

La Cina è intanto pronta a coordinarsi con la Russia e a mantenere la comunicazione aperta con il Cremlino per la de-escalation della crisi in Medioriente. Lo ha detto l'inviato speciale di Pechino per il Medioriente, Zhai Jun, citato dai media cinesi. ''La Cina e la Russia hanno la stessa posizione rispetto alla questione palestinese'', ha detto Zhai Jun che ieri, a Doha, ha avuto un incontro con il rappresentante speciale della Russia per il Medio Oriente e i paesi africani. 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.