Israele-Hamas, si tratta su nuova lista ostaggi: oggi ultimo giorno di tregua
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Gio, Mag

Israele-Hamas, si tratta su nuova lista ostaggi: oggi ultimo giorno di tregua

Esteri
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(Adnkronos) - Nel giorno in cui scade la tregua nella Striscia di Gaza, si tratta sulla lista degli 11 ostaggi che saranno rilasciati. Oggi, lunedì 27 novembre, secondo gli accordi dovrebbe essere l'ultimo giorno di sospensione

Forze di sicurezza israeliane - (Afp)
Forze di sicurezza israeliane - (Afp)

 

dell'offensiva di Israele nella guerra con Hamas.  

Finora Hamas ha liberato 39 ostaggi nei primi tre giorni di un accordo temporaneo di cessate il fuoco che prevede il rilascio totale di 50 israeliani in cambio di 150 prigionieri di sicurezza palestinesi. Ma per quanto riguarda la lista degli 11 ostaggi che saranno rilasciati oggi ci sono dei "problemi" secondo quanto segnalano le autorità israeliane e per questo ''sono in corso negoziati'' per modificare i nomi contenuti nell'elenco, fa sapere l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. "Sono in corso discussioni sulla lista ricevuta durante la notte e attualmente in fase di revisione in Israele. Divulgheremo informazioni quando possibile", ha affermato l'ufficio di Netanyahu. Secondo i funzionari israeliani citati dal sito di Ynet, la lista è "problematica" e sono in corso intensi negoziati per modificarla. 

Intanto lotta tra la vita e la morte Elma Avraham, 84 anni, rilasciata ieri dalla Striscia di Gaza in gravi condizioni. ''Fosse passato un altro giorno e non potremmo parlare così'', ha dichiarato a Channel 12 Moti Klein, capo dell'unità traumatologica dell'ospedale Soroka, dove la donna è stata trasferita in elicottero direttamente da Gaxa. Le sue condizioni rimangono ''instabili'', ha affermato Klein, spiegando che la donna è collegata a un respiratore e non è cosciente. Il sospetto di Klein è che le sue condizioni di salute siano dovute alla mancanza di farmaci adeguati a Gaza. 

L'accordo temporaneo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas prevede il rilascio totale di 50 israeliani in cambio di 150 prigionieri di sicurezza palestinesi. L'accordo però può essere prorogato di un giorno per ogni 10 ostaggi liberati in più. Hamas ha fatto sapere di voler lavorare a una estensione del cessate il fuoco. Le operazioni nei primi 3 giorni dell'intesa si sono svolte con qualche intoppo solo nella seconda 'puntata', con accuse reciproche e tensioni archiviate grazie alla mediazione del Qatar.  

Secondo la radio dell'esercito israeliano il governo israeliano sta aspettando la risposta di Hamas sull'estensione, di un giorno supplementare, della tregua di quattro giorni, in cambio del rilascio di 10 detenuti. Per prolungare la tregua, Hamas dovrebbe riuscire a rintracciare 40 ostaggi che non sono direttamente nelle mani del gruppo che ha guidato l'assalto dello scorso 7 ottobre contro Israele ha dichiarato dal canto suo il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar Mohammed bin Abdul Rahman Al Thani al Financial Times. Hamas deve fornire queste informazioni a Israele in coordinamento con la Jihad islamica palestinese. 

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu dal canto suo ha apertamente mostrato disponibilità alla proroga, con l'obiettivo di riportare a casa gli oltre 200 connazionali ancora trattenuti a Gaza. Il prolungamento della fase senza ostilità è anche un obiettivo della Casa Bianca. 

"Questo è il nostro obiettivo: mantenere questa pausa oltre" lunedì 27 novembre, ha detto Joe Biden dopo la liberazione della piccola Abigail, orfana di 4 anni con la cittadinanza americana che è stata rilasciata da Hamas nelle ultime. Il presidente ha spiegato di essere "personalmente impegnato" con tutte le parti interessate, i negoziatori del Qatar e dell'Egitto, e il premier israeliano Netanyahu "per vedere che questo accordo sia applicato a pieno e anche per estenderlo". 

"Per settimane ho invocato una pausa nei combattimenti per due obiettivi; per aumentare l'assistenza ai civili a gaza che hanno bisogno di aiuti e facilitare il rilascio degli ostaggi", ha detto, spiegando che appunto estendere la tregua permetterebbe di "far uscire più ostaggi e far entrare più aiuti". Ed ai giornalisti che gli chiedevano per quanto tempo dovrebbe durare questa tregua ha detto: "Fino a quando continueranno ad uscire le persone", riferendosi agli ostaggi che da tre giorni vengono liberati da Hamas. 

Netanyahu, nella telefonata con il presidente americano, non ha chiuso la porta. Anzi. "Abbiamo portato a casa un altro gruppo di ostaggi, donne e bambini, e io sono commosso nel profondo del cuore, tutta la nazione è commossa, quando vedo le famiglie riunite", ha detto il premier in un video, spiegando di aver appena parlato con il presidente americano e sottolineando che l'attuale tregua di quattro giorni può essere allungata, "un giorno per ogni 10 ostaggi", ha detto. All'orizzonte, però, rimane l'obiettivo da raggiungere: "Distruggere Hamas, assicurare che Gaza non ritorni a quello che era e naturalmente liberare tutti gli ostaggi. Sono sicuro - ha concluso - che avremo successo in questa missione, perché non abbiamo altra scelta". 

 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.