Russia, Mosca impone a Cecenia e regioni occupate Ucraina spending review
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
02
Gio, Mag

Russia, Mosca impone a Cecenia e regioni occupate Ucraina spending review

Esteri
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - Una risoluzione del ministero delle Finanze russo attribuisce ai governi locali di Cecenia, Inguscezia, Tuva, e alle amministrazioni insediate da Mosca nelle regioni occupate dell'Ucraina, la responsabilità diretta del

deficit di bilancio e chiede loro un impegno, da formalizzare entro il 18 dicembre, per colmare lo squilibrio fra spesa e gettito per poter continuare a ricevere gli aiuti di Mosca.  

Il bilancio di previsione per il triennio 2024-2026 varato dal Parlamento russo destina, non è certamente dominato dai sussidi per queste otto regioni. A farla da padrone sono le spese per la difesa nazionale, a cui viene destinata la cifra record equivalente a 120,8 miliardi di dollari, e spese classificate, pari a quasi il 27 per cento del totale.  

Secondo quanto anticipa Kommersant, i sussidi federali alle regioni fragili saranno quindi condizionati allo sforzo dei loro leader di colmare lo squilibrio finanziari. Altrimenti, ai leader locali non rimarrà altra scelta che di indebitarsi con istituzioni e Paesi esteri.  

In due degli ultimi tre anni fiscali, i sussidi federali sono stati più del 40 per cento delle entrate di queste regioni. In Cecenia in particolare, dove Mosca ha comperato la pace con sussidi per la ricostruzione e la stabilità, con una spesa crescente negli anni, che ha alimentato il regime di Ramzan Kadyrov, la notizia non sarà certo accolta con favore, come ha sottolineato l'analista Ilya Grashchenkov.  

La Corte dei conti stima il possibile deficit federale a 1,3 miliardi nel 2024, a 1,5 miliardi nel 2015 e 1,7 nel 2026. Ma le cose potrebbero andare molto peggio, secondo le previsioni di analisti privati. Sono considerati inevitabili aumenti delle tasse sulle imprese e sui cittadini. La bozza di risoluzione del ministero delle Finanze sembra gettare le basi più che di una stretta dei cordoni della borsa, ancora tutta da dimostrare, di nuove scelte politiche .  

 

 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.