Ue, Tajani all'Adnkronos: "Nessun veto su Lega, non mi chiedano alleanza con Afd e Le Pen"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
03
Ven, Mag

Ue, Tajani all'Adnkronos: "Nessun veto su Lega, non mi chiedano alleanza con Afd e Le Pen"

Esteri
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - "Non poniamo veti a nessuno. Noi siamo per l'unità del centrodestra. Forza Italia è parte del Ppe e Giorgia Meloni è presidente dei Conservatori. Se vogliamo sconfiggere la sinistra dobbiamo unire popolari,

conservatori e liberali". Ad affermarlo è il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ospite del forum dell'Adnkronos, sulla questione dell'unità del centrodestra a livello europeo. 

"Sono favorevole a che la Lega e Matteo Salvini siano parte di questa coalizione di governo del Parlamento europeo - dice Tajani - Nessun veto sulla Lega, non ho mai detto una parola che potesse andare in questa direzione. Non mi convince però un'alleanza con Afd e con Le Pen perché hanno dei valori che non sono coincidenti con i miei. La Lega è una cosa ben diversa. Unità centrodestra italiano a Bruxelles e Strasburgo sì, con Lega e Afd no".  

Roberto Formigoni aderirà a Forza Italia per poi candidarlo alle europee? ''Formigoni è un uomo di grande intelligenza e peso, ne parleremo con lui, vedremo...'', replica il vicepremier. ''Non ho mai parlato con lui né di adesione a Forza Italia, né di candidature...'', taglia corto il ministro degli Esteri. "Vedremo, è ancora presto per parlare di liste per le Europee'', aggiunge Tajani. 

E quando gli chiedono se correrà alle prossime europee per Forza Italia, anche come candidato di bandiera per fare da 'traino' al partito, Tajani risponde: ''Io non ho paura di candidarmi alle Europee, mi sono candidato cinque volte... Farò tutto ciò che è utile alla causa...''. Avete già scelto qualche nome, non solo di Fi, da schierare per il voto di Bruxelles? Si parla di Flavio Tosi, Luigi Brugnaro come 'esterno'... ''Vedremo, stiamo lavorando intensamente'' in vista del rinnovamento del Parlamento europeo. 

Parlando del Patto di Stabilità, Tajani spiega che la possibilità di arrivare a un compromesso in tempi brevi "dipende molto dalle proposte che vengono fatte. Certamente l'Italia non può accettare condizioni che mettano in difficoltà la nostra economia. Una posizione eccessivamente rigorista non funziona perché si tratta di un patto stabilità e crescita più di crescita che di stabilità". "Lavoriamo - prosegue - perché si possano raggiungere obiettivi perseguibili. La proposta attuale migliore del vecchio patto di stabilità però non va ancora bene per quanto ci riguarda". 

In merito al protocollo tra Italia e Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria, Tajani sottolinea: "Vogliamo fare chiarezza sulle cifre dell'accordo tra Italia e Albania, siamo sotto i 200 milioni di euro: vale a dire che è molto di meno di quanto emerso in una delle ultimissime azioni della Guardia di finanza per frode nei confronti di chi ha violato le regole del superbonus. Quindi una truffa costa di più allo Stato di quanto costa l'operazione Albania". 

Poi il Medio Oriente. ''Bisogna evitare di cadere nella trappola di Hamas, che vuole creare uno scontro tra il mondo musulmano e l'Occidente'', dice il ministro degli Esteri. ''Con il mondo arabo abbiamo ottime relazioni'', afferma Tajani, mentre ''Hamas è un'organizzazione militare di terroristi''. Il vicepremier sottolinea che ''il popolo palestinese è estraneo alle violenze di Hamas'' e a sua volta è ''vittima di Hamas'' che ''usa la popolazione civile come scudo''. 

Il vicepremier è convinto che ''l'Anp debba giocare un ruolo importante, da protagonista'' per il futuro palestinese. ''Dobbiamo percorrere tutte le strade possibili. Vediamo quali sono i personaggi, ce ne sono tanti anche di Fatah, che possono svolgere un ruolo di guida, di leadership''. Secondo il titolare della Farnesina, "si deve arrivare a una soluzione che comprenda Gaza e la Cisgiordania insieme in uno stato palestinese indipendente che deve essere riconosciuto da Israele e che allo stesso tempo deve riconoscere Israele''. 

Rispetto al sostegno all'Ucraina, ''non c'è nessun cedimento, né da parte nostra, né da parte di altri'', dice il vicepremier rispondendo alla domanda se ci sia una certa stanchezza da parte dell'Occidente, mentre qualcuno sostiene che Vladimir Putin stia vincendo. ''Le guerre sono lunghe, ci sono tanti e troppi morti, ma noi non abbiamo cambiato idea o posizione, né l'Occidente ha cambiato idea o posizione'', chiarisce Tajani. "Noi continuiamo a sostenere l'Ucraina da tutti i punti di vista'', insiste, ricordando che come Italia e comunità internazionale "siamo dalla parte del diritto internazionale'' e l'obiettivo è che ''si dovrà arrivare a una pace giusta'', ma ''la soluzione non può essere l'occupazione dell'Ucraina''. 

Il sostegno all'Ucraina ''è stato al centro del nostro ultimo incontro della Nato - ricorda ancora il ministro - Si è stabilito un gruppo di lavoro comune permanente tra Nato e Ucraina. Ci interfacciamo costantemente''. Il titolare della Farnesina sottolinea anche l'impegno per la ricostruzione dell'Ucraina e in particolare del suo patrimonio culturale, ribadendo che ''l'Italia sta ricostruendo la cattedrale di Odessa distrutta dai russi''. 

Poi i rapporti tra Italia-Cina. "La via della Seta non è la nostra priorità, abbiamo visto che la via della Seta non ha prodotto gli effetti sperati, anzi. Chi non è parte del percorso della via della Seta ha avuto risultati migliori", afferma il ministro degli Esteri sul fatto che nei giorni scorsi la Farnesina ha inviato all'Ambasciata cinese una lettera nella quale si comunicava che il Memorandum - a quattro anni dalla sigla del Belt and Road Initiative - non verrà rinnovato a scadenza. 

Detto questo, aggiunge Tajani, "la non partecipazione alla via della Seta non significa che sia un'azione negativa nei confronti della Cina, significa poter continuare ad avere ottimi rapporti e lavorare intensamente sugli aspetti commerciali per rafforzare la nostra presenza sul mercato. Abbiamo già convocato per l'anno prossimo a Verona la riunione intergovernativa Italia-Cina per affrontare tutti i temi di commercio internazionale. Continuano ad esserci ottimi relazioni e rapporti, pur essendo un Paese che è anche un nostro competitor a livello globale".  

In cima all'agenda della presidenza italiana del G7 ci saranno ''Medio Oriente, Ucraina e intelligenza artificiale'' oltre all'''area del sud'', spiega il vicepremier. 

A chi gli chiede se con la scomparsa di Silvio Berlusconi il partito azzurro sarà in grado di finanziarsi da solo o i figli del Cav continueranno a sostenere il movimento nato nel '94, Tajani risponde: ''Noi dobbiamo camminare con le nostre gambe...''. 

''Il sostegno da parte della famiglia Berlusconi - assicura il ministro degli Esteri - è immutato, ma questo non significa che noi non dobbiamo fare tutto ciò che è possibile per camminare con le nostre gambe. E mi pare che le cose dal punto di vista economico vadano molto meglio. Direi che la relazione del nostro tesoriere va nella giusta direzione. In questa fase ci sarà una presenza molto attiva''. Forza Italia organizzerà attività di fundraising per raccogliere fondi e rimpinguare le casse per ridurre i 'debiti'? ''Faremo tutto ciò che è previsto dalla legge e nel pieno rispetto di quest'ultima per raccogliere fondi'', risponde Tajani.  

Quanto alle riforme, ''Gianni Letta ha fatto un discorso molto teorico'' sulla riforma del premierato. ''Ci ho parlato più volte, non voleva criticare la riforma, ha fatto delle valutazioni con gli studenti, fuori dal contesto politico. Il suo non voleva essere un intervento politico, è stata una osservazione...'', spiega Tajani. 

Parlando delle Olimpiadi invernali, per Tajani ''è assurdo, sciocco e illogico non fare le Olimpiadi invernali, la parte bob, in Italia e andarle a fare a S. Moritz... Se non si possono fare a Cortina, si facciano a Cesana, in Piemonte. Ci sono le condizioni per farle da noi. Mi fa piacere che ieri Salvini si sia schierato dalla parte di chi vuole fare le Olimpiadi ad ogni costo in Italia. Che sia Cortina o Cesana, non è questa la questione, l'importante che non si facciano fuori dall'Italia''.  

"Mi auguro che si possa trovare una soluzione per aiutare l'editoria, aumentando il fondo generale" per il settore. "Siamo impegnati su questo punto e speriamo che si possa raggiungere questo obiettivo", dice Tajani.  

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.