Israele-Hamas, l'esperto Milshtein: "Israele può prendere Gaza entro un mese"
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Dom, Mag

Israele-Hamas, l'esperto Milshtein: "Israele può prendere Gaza entro un mese"

Esteri
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(Adnkronos) - L'esercito israeliano può prendere il controllo della Striscia di Gaza "entro un mese" anche se servirà più tempo, anche un anno, per ripulire l'area dai miliziani palestinesi. Lo afferma in un'intervista

all'Adnkronos l'israeliano Michael Milshtein, capo del Forum di studi palestinesi presso il centro 'Moshe Dayan' dell'Università di Tel Aviv, tracciando un bilancio dell'operazione militare delle Idf nell'enclave palestinese a due mesi di distanza dal massacro di Hamas del 7 ottobre. 

"Ritengo che Israele possa prendere il controllo generale sulla Striscia di Gaza entro un mese o più, ma sarà necessario ripulire l'area e ciò potrebbe richiedere molto tempo, forse un anno", ritiene Milshtein, in passato capo del dipartimento Affari palestinesi dell'intelligence militare israeliana ed ex consigliere per gli Affari palestinesi dell'Ufficio israeliano per il coordinamento nei Territori (Cogat).  

Ricordando come l'obiettivo dichiarato dell'operazione 'Spade di Ferro' sia quello di "cancellare le capacità militari e politiche di Hamas e rimuovere l'organizzazione" dal suo ruolo di comando a Gaza, l'esperto evidenzia che "finora l'obiettivo è stato gradualmente e parzialmente raggiunto", sottolineando che "nelle aree occupate da Israele queste strutture sono state distrutte e non esiste alcun regime di Hamas, ma è ovvio che c'è molto lavoro da fare, soprattutto per completare l'operazione nelle parti meridionali della Striscia di Gaza". 

Milshtein spiega quindi come la questione degli ostaggi possa ripercuotersi anche sull'operazione nell'enclave. Il tema, dichiara, "è molto importante nel discorso politico e un punto doloroso nel discorso pubblico", prosegue l'esperto di Affari palestinesi, rimarcando che "la guerra è stata interrotta per una settimana solo a causa di questa questione importante e la guerra è ripresa per questo motivo". Secondo Milshtein, "la combinazione tra obiettivo strategico e questione degli ostaggi è molto complicata" anche se sembra che i vertici militari "promuovano" la liberazione delle persone sequestrate. L'eserto auspica che l'offensiva che proprio in queste ore sta prendendo di mira Khan Younis, nel sud di Gaza, renda le posizioni di Hamas riguardo gli ostaggi "più morbide e flessibili". 

E proprio riguardo al futuro di Hamas, organizzazione che conosce molto bene, Milshtein ha le idee chiare. "Hamas non può essere cancellata - scandisce - Anche se si uccidono tutti i suoi comandanti politici e militari, continueranno ad avere decine di migliaia di membri a Gaza e, naturalmente, in altre arene: Cisgiordania, Gerusalemme e fuori dai Territori". 

L'analista israeliano giudica possibile, infine, l'apertura di un fronte tra Israele e Hezbollah. "Per quanto riguarda il nord, sembra che Nasrallah (Hassan il leader della formazione sciita, ndr) non sia particolarmente interessato ad un conflitto su vasta scala, ma la situazione lì è molto fragile e può rapidamente degenerare in una drammatica escalation a causa dei continui attacchi di Hezbollah", conclude. 

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