Israele-Hamas, media: presto nuovi negoziati per liberare ostaggi. Missile Yemen colpisce nave norvegese
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Gio, Mag

Israele-Hamas, media: presto nuovi negoziati per liberare ostaggi. Missile Yemen colpisce nave norvegese

Esteri
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(Adnkronos) - Un nuovo spiraglio per negoziare un nuovo accordo parziale per il rilascio degli ostaggi israeliani rapiti durante l'attacco di Hamas lo scorso 7 ottobre si starebbe aprendo. A sostenerlo è 'The Times of Israel' che cita il

canale tv israeliano 'Channel 12'. Intanto una nave norvegese è stata colpita mentre navigava nelle acque del Mar Rosso da un missile da crociera lanciato dallo Yemen, alcune parti del quale sono controllate dai ribelli Houthi sostenuti dall'Iran. Lo ha confermato il Comando Centrale degli Stati Uniti, precisando che l'attacco ha causato un incendio sulla Strinda, nave battente bandiera norvegese e di proprietà della Mowinckel Chemical Tankers, mentre transitava nello Stretto di Bab al-Mandeb. Non ci sarebbero vittime e l'incrociatore americano Uss Mason ha fornito assistenza. Più volte negli ultimi mesi gli Houthi hanno rivendicato attacchi contro navi commerciali nel Mar Rosso in segno di solidarietà con i palestinesi a Gaza. 

Gli Houthi, gruppo sostenuto dall'Iran che controlla parti dello Yemen, hanno rivendicato l'attacco che ha preso di mira la petroliera norvegese Strinda nel Mar Rosso. Lo ha riferito al-Jazeera, citando un portavoce militare degli Houthi. Intanto la nave, secondo i media satellitari arabi che citano la proprietà norvegese, si sta dirigendo verso un porto sicuro e nessun membro dell'equipaggio è rimasto ferito nell'attacco. 

La nave era salpata dal porto malese di Tanjung Langsat ed era diretta in Italia, ha reso noto Geir Belsnes, amministratore delegato della J. Ludwig Mowinckels Rederi, la compagnia di navigazione con sede a Bergen proprietaria della nave cisterna per prodotti chimici. Belsnes, citato dai media norvegesi, ha confermato che la Strinda è stata colpita da un missile nel Mar Rosso e che i 22 membri dell'equipaggio, tutti di nazionalità indiana, sono illesi. La nave, ha aggiunto, è ora in rotta verso un porto sicuro. 

Gli Houthi hanno rivendicato "una operazione militare di qualità contro l'imbarcazione norvegese 'Strinda', carica di petrolio e diretta verso l'entità israeliana", secondo le affermazioni del portavoce del gruppo Yahya Sare'e contenute in un messaggio diffuso via Telegram. Stando al portavoce, "negli ultimi due giorni" gli Houthi "sono riusciti a impedire il passaggio di varie navi" nel Mar Rosso, che "hanno risposto agli avvertimenti", mentre 'Strinda' li ha "ignorati tutti". 

Gli Houthi, ha affermato ancora, "non esiteranno ad attaccare qualsiasi imbarcazione che violi quanto affermato in precedenza" e "continueranno a impedire a tutte le navi, di qualsiasi Paese, di arrivare ai porti israeliani navigando nel Mar Rosso fin quando non arriveranno generi alimentari e medicinali ai fratelli nella Striscia di Gaza". 

Sabato il gruppo aveva annunciato che avrebbe impedito il transito nel Mar Rosso a qualsiasi imbarcazione diretta in Israele fin quando la popolazione di Gaza non avrebbe ricevuto "tutti gli aiuti necessari". 

E' di quattro morti il bilancio di un raid israeliano condotto all'alba sul campo profughi di Jenin, in Cisgiordania. Lo ha indicato il ministero della Sanità palestinese. Secondo i media israeliani, l'attacco è stato eseguito con un drone contro "una cellula di terroristi". Il sito di Haaretz sostiene che l'obiettivo principale dell'operazione fosse Bakr Zakarna, un membro del Battaglio Jenin, che sarebbe stato ucciso. 

Almeno 20 persone sarebbero morte in un bombardamento israeliano che avrebbe colpito Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa, secondo cui ci sarebbero anche decine di feriti e persone sotto le macerie. 

"Le condizioni sono mature per un quadro in cui sia possibile iniziare a redigere nuovi accordi, dal punto di vista di Hamas e di Israele", ha detto la fonte anonima israeliana all'emittente tv. Un accordo che, secondo quanto trapela, sarebbe "umanitario" e che potrebbe includere le donne, i feriti, i malati e gli anziani. Si ritiene che tra gli ostaggi ci siano 15 donne non militari e due bambini: Ariel Bibas, 5 anni, e il suo fratellino Kfir. Il capo del Mossad David Barnea e l'uomo di punta dell'Idf Nitzan Alon sono stati "invitati ad ascoltare ciò che gli intermediari stanno proponendo", ma non ad avviare proposte proprie. "Se i qatarioti vogliono essere ascoltati, li ascolteremo", dice la fonte anonima. Si stima che nessun nuovo accordo è previsto per la prossima settimana ma Israele vuole aprire una finestra a un possibile accordo in mezzo alla crescente pressione militare dell'Idf su Hamas, in modo che se Yahya Sinwar, il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, si dimostrerà pronto, i termini saranno in vigore – come è stato il caso della tregua di una settimana a fine novembre. 

Tra i fattori di complicazione segnalati ci sono lo sfilacciamento delle gerarchie di comando e controllo di Hamas, il fatto che alcuni leader di Hamas che erano in Qatar se ne sono andati, che alcuni degli operativi di Hamas che hanno trasmesso proposte tra il Qatar e Gaza sono stati uccisi, e che il dispiegamento dell'Idf sul terreno sia nel nord che nel sud di Gaza ostacola le comunicazioni di Hamas all'interno della Striscia. Durante la tregua di una settimana, 105 civili sono stati liberati dalla loro prigionia nella Striscia di Gaza in cambio di 240 donne e prigionieri palestinesii: 81 israeliani, 23 cittadini thailandesi e un filippino. L'Idf afferma che 138 ostaggi sono ancora detenuti da Hamas. 

"Nessuno scambio di prigionieri prima della fine dell'aggressione a Gaza". Ad affermarlo ad 'Al Jazeera', è Osama Hamdan, il leader di Hamas in Libano, commentando le indiscrezioni circa il fatto che Israele sarebbe pronto a negoziare per un rilascio degli ostaggi. "La parte israeliana punta, attraverso le continue fughe di notizie, a far fronte alle pressioni interne", ha detto Hamdan all'emittente tv riferendosi a funzionari israeliani anonimi citati dai media che hanno affermato che Israele è disponibile a un nuovo accordo per una tregua per permettere una nuova liberazione di ostaggi. "Le posizioni israeliane su un potenziale accordo sono ad uso interno" conclude. 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.