(Adnkronos) - Roma, 22 dic.(Adnkronos) A Betlemme, dove la tradizione cristiana colloca la nascita di Gesù, sarà un Natale “triste”, di distruzione, di disperazione. “C’è tutto questo - dice
all’Adnkronos padre Ibrahim Faltas, Vicario della Custodia di Terra Santa -. Non ci saranno festeggiamenti, non sarà acceso l’albero di Natale, niente luci colorate. In 35 anni non ho mai trascorso un Natale così drammatico”. Il Patriarcato latino ha cancellato pranzi e cene di Natale e i soldi risparmiati saranno utilizzati per alleviare le sofferenze delle popolazioni di Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme. La chiesa luterana, per rappresentare quello che sta avvenendo a Gaza, ha realizzato una Natività con Gesù che nasce tra le macerie. Nessun festeggiamento, dunque, a Betlemme dove a Natale, in una città spettrale si andrà a pregare per la pace.
“Ci sarà la messa di mezzanotte il 24 nella Natività con l’ingresso del Patriarca di Gerusalemme . Poi il 25 la messa di Natale dalle 10. Saremo noi frati e i cristiani locali”. Il Vicario di Terra Santa non abbandona la speranza di un cessate il fuoco in Terra Santa dove ora è arrivato anche l’Elemosiniere del Papa Krajewski per unirsi alla preghiera di pace, anche se, come dice, la situazione non lascia intravedere spiragli: “In 35 anni - ribadisce padre Faltas - non ho mai passato un Natale così triste, di devastazione, di distruzione, di disperazione. Solo il Papa parla di cessate il fuoco ma i potenti del mondo non pronunciano mai questa parola”.