Israele-Hamas, raid su campo profughi in Cisgiordania. Raffica di razzi dal Libano
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Ven, Mag

Israele-Hamas, raid su campo profughi in Cisgiordania. Raffica di razzi dal Libano

Esteri
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(Adnkronos) - Almeno sei palestinesi sono morti in un attacco con un drone che ha colpito il campo profughi di Nur Shams, a est di Tulkarem, in Cisgiordania. E' quanto riferisce l'agenzia palestinese Wafa, secondo cui tra le vittime

dell'operazione israeliana c'è un 17enne. Le altre vittime hanno tra i 19 e i 29 anni. Un 24enne è rimasto gravemente ferito.  

Le forze israeliane (Idf) hanno confermato la morte di altri tre soldati nei combattimenti nel nord di Gaza. Si tratta di un tenente e di due militari con il grado di sergente maggiore, tutti di un battaglione della Brigata Givati. Secondo il bollettino ufficiale sono 164 i caduti tra le Idf dall'inizio dell'operazione di terra nella Striscia di Gaza. 

 

Almeno tre persone sono morte nella notte in un bombardamento attribuito a Israele che ha colpito un'abitazione a Bint Jbeil, nel sud del Libano. Le vittime sono una coppia e il fratello dei due. Un'altra persona è rimasta ferita, come riporta il giornale L'Orient Le Jour, secondo cui si tratta della prima operazione israeliana a Bint Jbeil dallo scorso 8 ottobre quando sono iniziate le tensioni tra Israele e gli Hezbollah libanesi nel contesto delle ostilità tra Israele e Hamas. 

Successivamente gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato la responsabilità del lancio di almeno 18 razzi contro Rosh Hanikra, nel nord di Israele, affermando di aver preso di mira una postazione militare vicino a una base della Marina. Lo riferisce il Times of Israel precisando che almeno sei razzi sono stati intercettati dal sistema Iron Dome e che al momento non vi sono notizie di vittime né di danni. 

 

Una delegazione di funzionari dell'Autorità palestinese dovrebbe recarsi nei prossimi giorni al Cairo per colloqui con gli interlocutori egiziani del futuro della Striscia di Gaza. Lo scrive il Times of Israel che rilancia un articolo di Haaretz in cui si cita un funzionario palestinese di alto livello secondo il quale il 'canale' tra Egitto e Autorità palestinese si è aperto dopo che Il Cairo ha proposto un piano in tre fasi per la fine della guerra (la seconda fase includerebbe un "dialogo nazionale palestinese" sponsorizzato dall'Egitto). 

E, stando ai rapporti di stampa, il capo dell'intelligence dell'Autorità palestinese, Majed Faraj, sarebbe già partito per Il Cairo per parlare di modifiche alla proposta egiziana. In queste settimane Egitto e Qatar hanno fatto da mediatori tra Israele e Hamas. 

La "transizione a una fase diversa della guerra per concentrare il focus sugli obiettivi di alto valore di Hamas" e la "pianificazione" del dopoguerra a Gaza, "compresi governance, sicurezza e un orizzonte politico per i palestinesi", son stati anche al centro del colloquio a Washington tra il ministro israeliano per gli Affari strategici, Ron Dermer, e il consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan. Lo ha detto al Times of Israel un portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale. 

Dermer, uno dei più stretti consiglieri di Netanyahu, e Sullivan hanno parlato anche della situazione umanitaria a Gaza, dell'impegno per riportare a casa gli ostaggi trattenuti nella Striscia dall'attacco del 7 ottobre in Israele. 

 

 

 

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